Girano in calo tutte le Borse
europee a parte Londra (+0,39%), mentre anche i futures Usa
cambiano di segno e si portano in territorio negativo. Atene
(-1%) è la peggiore, preceduta da Milano (Ftse Mib -0,78%), a
cui oggi va la palma della maggior oscillazione, con il Ftse Mib
salito fino a quota 16.604 punti e sprofondato fino a 16.441
punti. In poche ore l'indice è arrivato a scendere fino al 3%,
ma la fluttuazione media è stata dello 0,98%. Sotto pressione le
materie prime con Antofagasta (-6,48%), Arcelor (-5,61%) e Anglo
American (-4,44%), mentre in campo bancario le peggiori sono Ubi
(-6,14%), le greche Eurobank (-6,19%) ed Alpha (-5,36%). Sotto
tiro Ubs (-3,51%), Mediobanca (-3%), Unicredit (-3%) Bpm
(-2,59%) e Intesa (-2,53%). Congelato Banco Popolare (-5%
teorico). Difficoltà per gli automobilistici Ferrari (-4,08%) ed
Fca (-2,14%), insieme a Volkswagen (-1,98%) e Peugeot (-1,06%).
In campo energetico pesa Saipem (-2,37%), corre Vestas (+7,42%)
dopo i conti e sale Tullow (-2,11%) in parità Eni.
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