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Borsa: Europa pesante. Petrolio sotto quota 30 dollari, benzina ai minimi

Asia in calo con petrolio, Banca centrale della Cina salva listini cinesi

Effetto greggio e banche sulle Borse: tutti negativi i listini con Milano maglia nera che chiude sui minimi di seduta. Il Ftse Mib ha perso il 3,05% a 17.924 punti. A picco il listino Ferrari (-9,59%) ma tra le peggiori anche Mps (-8,24%) e Bpm (-5,5%).  L'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 2,05%, che equivale a 191 miliardi di euro bruciati in una seduta

Negative anche le altre piazze. Parigi: l'indice Cac 40 perde il 2,47% 4.283 punti; Londra: l'indice Ftse 100 cede il 2,28% a 5.922 punti; Francoforte: l'indice Dax lascia sul terreno l'1,81% a 9.581 punti. 

Banche, dunque, sotto pressione in Borsa insieme ai petroliferi e per la Bpm e il Banco non è stata fatta eccezione. Le due popolari intenzionate a fondersi hanno perso, rispettivamente, il 5,5% e l'1,66%. Proprio oggi a Piazza Meda si riuniva il consiglio di gestione per aggiornare gli amministratori sullo stato dell'arte delle trattative che potrebbero arrivare ad un punto di svolta dopo l'approvazione dei conti della prossima settimana. Le vendite hanno penalizzato infine gli altri due gruppi coinvolti nel risiko, ovvero Ubi Banca (-5,2%) e Mps (-8,2%).

Il petrolio piomba sotto quota 30 dollari. Alle 15.45 italiane i futures sono scesi fino a 29,96 dollari al barile. Il Brent è a 32,41 dollari. E il prezzo della benzina, grazie al crollo del greggio, scende sotto quota 1,4 euro per la prima volta dal novembre del 2010. Stando alle rilevazioni del ministero dello Sviluppo, il prezzo medio (calcolato considerando self e servito, pompe bianche e gestori di marca) è sceso già il 25 gennaio a 1,392 euro al litro e il 1 febbraio è andato ancora più giù, a 1,387 euro. Secondo le statistiche del Mise l'ultima volta che il prezzo era sceso sotto quota 1,4 euro era il novembre 2010 (1,385 euro).(

La Borsa impone uno stop a Eni, finita in asta di volatilità con un calo teorico del 4,7% mentre tutto il listino si indebolisce. Il Ftse Mib cede il 2,74%.
Pesante anche Mps (-8,9%) e Bpm (-4,3%). Saipem cede il 5,8 per cento.

Asia in calo con petrolio, Pboc salva listini Cina  - Seduta negativa per le borse asiatiche che risentono ancora una volta del calo del petrolio, con il brent che tratta in area 33,6 dollari e il Wti a 31 dollari. Tokyo ha ceduto lo 0,6%, Seul lo 0,9% e Sydney l'1% mentre Hong Kong, ancora aperta, arretra dello 0,4%. Le vendite hanno risparmiato Shanghai (+2,3%) e Shenzhen (+3,4%), grazie a una nuova iniezione di liquidità da 100 miliardi di yen (circa 15 miliardi di dollari) da parte della Pboc, la banca centrale cinese, che si aggiunge ai due mila miliardi già erogati il mese scorso. A deprimere i listini hanno contribuito ancora una volta le vendite sui titoli minerari e del petrolio, dopo che ieri Standard & Poor's ha messo sotto osservazione il rating di cinque grandi compagnie e ha tagliato quello di Shell. 

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