L'adozione tassi di interesse
negativi in Giappone continua a trainare Tokyo (+1,98%) e buona
parte delle Borse di Asia e Pacifico. Male invece le cinesi con
Shanghai che lascia sul terreno l'1,78%. Hong Kong cede, invece,
lo 0,79% e Shenzhen l'1,04 per cento. Ad incidere sui listini
l'indice della produzione industriale scesa a gennaio al livello
piu' basso dal 2012. "Con la crescita globale prevista più bassa
e l'inflazione, la Banca del Giappone ha fatto un balzo in
avanti, e l'Europa sta considerando una mossa simile", spiega a
Bloomberg Shoji Hirakawa, chief equity strategist di Okasan
Securities. "Gli investitori come i fondi pensione dovrebbero
lentamente spostare i loro beni dalle obbligazioni alle azioni".
Intanto i futures sull'Europa sono in positivo. Tra i dati macro
attesi l'indice Pmi manifatturiero in Francia, Germania, Regno
Unito e a livello continentale.
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