Borse europee deboli nella prima
parte della mattinata dopo alcune trimestrali deludenti e il
petrolio che riprende la fase ribassista, con il Wti che quota
30,51 dollari al barile (-2,99%) e il brent 31,27% (-1,73%).
Milano, maglia nera del Vecchio Continente, cede l'1% davanti a
Parigi, Londra e Francoforte, tutte in calo dello 0,4%.
Male Basf (-2,3%) i cui conti del quarto trimestre sono stati
appesantiti da 600 milioni di euro di svalutazioni legate ai
prezzi del petrolio e del gas. Risultati inferiori alle attese
sono all'origine anche dei cali di Novartis (-3,5%) ed Ericsson
(-3,3%).
A Piazza Affari le banche imboccano con decisione la strada
del ribasso, in attesa di maggiori dettagli sull'accordo sulla
gestione delle sofferenze raggiunto con l'Unione Europea. Sono
deboli Bpm (-0,5%) e Intesa (-0,7%), scivolano Unicredit (-2%),
Ubi (-2,3%), Bper (-2,4%) e Banco Popolare (-2,2%). Segno più
solo per Mps (+4,55%) e Carige (+2,7%).
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