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Borsa: Piazza Affari negativa, stop per 6 banche

Asia positiva dopo pil Cina, corre Shanghai

Le Borse europee provano il rimbalzo e in parte lo centrano sostenute dalla prima parte positiva della seduta di Wall street, con Milano e Madrid che si sono mosse più caute, frenate dal settore bancario: Piazza Affari ha chiuso con l'indice Ftse Mib in aumento dell'1,04% a 18.880 punti e con l'Ftse All share in crescita dell'1,01% a quota 20.535.

Prosegue infatti la tempesta su Mps: il titolo, sospeso diverse volte in asta di volatilità, ha concluso in calo del 14,37% a 0,6555 euro, nuovo minimo di chiusura, ma in corso di seduta ha toccato anche un prezzo di 0,6525 euro. Ancora una volta simile l'andamento di Carige (-11% finale a 0,778 euro), male anche altri istituti di credito che hanno avuto richieste di informazioni sui crediti deteriorati da parte della Bce: Banco popolare -6%, Unicredit -3%. In calo Unipol e Ubi Banca (-1,9%) mentre ha contenuto le perdite nel finale Bper (-0,4%). Positive Mediobanca (+2%), Intesa e Mediolanum (+1%). Gli acquisti a Milano si sono concentrati su Ferrari (+8,5% finale dopo un passaggio anche in asta di volatilità grazie anche a report che consigliano ricoperture dopo i recenti cali), molto bene anche Telecom (+4,7%), Yoox (+4,3%), Stm (+4%), Cnh (+3,4%) e Fca (+2,5%). Poco sopra la crescita degli indici generali Eni ed Enel, che hanno chiuso in rialzo rispettivamente dell'1,3% e dell'1,1%.

Vegas, attacco a Italia? Non lo pensiamo - Dietro le giornate difficili per Piazza Affari si può nascondere un attacco all'Italia? "Sono retropensieri che noi non abbiamo", risponde il presidente della Consob, Giuseppe Vegas.

Petrolio: quotazioni tornano sopra i 30 dollari - Le quotazioni del petrolio tornano sopra i 30 dollari al barile con il Wti in rialzo fino a 30,20 dollari e il Brent che viaggia sui 30,15 dollari.

IL SEMESTRE NERO DELLE BANCHE

Seduta positiva per le borse asiatiche nonostante il dato sul pil cinese, cresciuto nel 2015 alla velocità più bassa degli ultimi 25 anni. In luce i listini di Shanghai (+3,2%, sopra quota 3 mila punti) e Shenzhen (+3,6%) sulla scommessa che la frenata dell'economia spingerà il governo a varare nuove misure di stimolo. Più contenuti i rialzi delle altre borse, con Hong Kong che sale dell'1,6%, Tokyo che ha chiuso in rialzo dello 0,55%, Seul dello 0,6% e Sydney dello 0,9%.

 Nel corso del 2015 l'economia cinese è cresciuta del 6,9%, nonostante un ulteriore rallentamento nel quarto trimestre (+6,8%, meno del 6,9% atteso dagli economisti). A dicembre la produzione industriale ha contratto il suo tasso di crescita (+5,9%, contro una previsione di +6%), assieme alle vendite al dettaglio (+11,1% contro un +11,3% atteso). Deludenti anche gli investimenti in immobilizzazioni (+10%, contro stime di un +10,2%).

Euro in lieve calo sul dollaro a 1,0866  - Euro in lieve calo sul dollaro in avvio di giornata 1,0866. Lo yen è a quota 128,17.

Oro poco mosso a 1.088 dollari dopo dati Cina - Oro poco mosso sui mercati asiatici dopo i dati sulla crescita della Cina. Il metallo con consegna immediata viene scambiato a 1088 dollari l'oncia con un rialzo dello 0,1%.

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