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Borsa: Milano chiude in deciso rialzo, +5,86%

Recuperate ampiamente tutte le perdite accusate lunedì

Seduta di fortissimi acquisti per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ai massimi di giornata in aumento del 5,86% a 21.649 punti, recuperando così ampiamente tutte le perdite accusate ieri.

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Seduta molto positiva per la Borsa di Atene che ha recuperato quasi del tutto lo scivolone di ieri: l'indice principale è salito del 9,38% finale. Forti acquisti sul settore del credito: Eurobank, Alpha, Pireus e National bank segnano rialzi prossimi al 30% in parallelo all'allentamento della tensione sui titoli di Stato ellenici.

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Nuovo scivolone per Shanghai (-7,63%)  - Nuovo scivolone per la Borsa di Shanghai, che replica oggi le deludente prestazione della vigilia, con un calo del 7,63% a 2964 punti. Simile l'andamento della piazza di Shenzhen (-7,09% a 1.749 punti). In forte declino Bank of China (-8,16%), che però sulla Piazza di Hong Kong limita il calo al 2,16%.



Chiusura in rialzo per la Borsa di Hong Kong. L'indice Hang Seng ha guadagnato lo 0,72% a 21.404 punti spinto da Hang Seng Bank (+3,91%) e China Resources (+3,87%) dopo i risultati semestrali. Negativa invece Bank of China (-2,43%), che ha limitato il calo rispetto a Shanghai. Difficoltà anche per il petrolifero Cnooc (-2,35%).

Petrolio: in lieve recupero a 39,13 dollari - Petrolio in lieve recupero ma sempre sotto quota 40 dollari sul mercato elettronico after hours di New York. Il greggio americano con consegna a ottobre è salito fino a 39,13 dollari al barile, contro i 38,24 della chiusura di ieri sera.

Spread Btp-Bund in lieve calo a 129 punti  - Spread tra Btp e Bund in lieve calo all'apertura. Il differenziale tra il titolo italiano (rendimento 1,899%) e quello tedesco è a 129 punti, contro i 131 di ieri.

Euro poco mosso a 1,1566 dollari - Euro poco mosso nei primi scambi della mattinata sui mercati valutari europei. La moneta unica passa di mano a 1,1566 dollari (contro 1,1579 di ieri sera a New York) e a 137,79 yen (ieri intorno a quota 138).


Un lunedì nero quello che ha aperto la settimana dei mercati: il crollo di Shanghai, che ha chiuso a -8,49% (Shenzhen -7,83%), oltre a contagiare i mercati asiatici (Hong Kong -4,63% e Tokyo -4,61%) ha trascinato a fondo i listini del Vecchio Continente che hanno vissuto la peggior seduta borsistica dal 2011, con il Dj Stoxx Europe 600 che è precipitato del 5,3%. Ha chiuso in territorio negativo anche Wall Street. Il Dow Jones ha perso il 3,55% a 15.874,82 punti, il Nasdaq il 3,82% a 4.526,25 punti mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno il 3,9% a 1.893 punti.

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Analisti, e' circolo vizioso, si allontana rialzo Fed - I mercati si trovano in un ''circolo vizioso'': la crisi dei mercati emergenti e' cosi' severa che si sta ''diffondendo a livello globale''. Lo affermano gli analisti commentando le recenti tensioni sui mercati finanziari. ''I mercati si trovano in un circolo vizioso. C'e' un'intensa debolezza nelle commodity e sui mercati emergenti, cosi' come ci sono timori per la crescita globale'' afferma Nick Gartside, analista di J.P. Morgan, sottolineando che in questo contesto e' improbabile che la Fed alzera' i tassi di interesse il prossimo mese. ''Alzarli sarebbe una mossa molto coraggiosa''. Le chance di un aumento dei tassi della Fed a settembre ''stanno evaporando molto velocemente'' aggiunge Paul Markham, manager a Newton, una divisione di BNY Mellon. La debolezza sui mercati emergenti, e soprattutto in Cina, ''sta portando a un deterioramento dell'appetito di rischio su scala globale'' afferma Mark Dowding, analista di BlueBay.

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