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Grecia. Fmi vuole sfilarsi da nuovo salvataggio

Atene paga rata Fondo ma attinge a risorse d'emergenza

Atene riesce ad evitare il default che molti avevano previsto per il 12 maggio con il rimborso dei 750 milioni di euro al Fmi. Ma per evitare il peggio è costretta a utilizzare le sue riserve presso il Fondo, a conferma della difficile situazione della liquidità che entro qualche settimana potrebbe rendere il collasso inevitabile: secondo la Bloomberg i governi europei starebbero lavorando a un 'piano B' per contenere l'impatto di un 'Grexit', un addio all'euro. La Ue chiede comunque di accelerare il negoziato e la Bce aumenta a 80 miliardi la liquidità d'emergenza alle banche (Ela): in conference call, i governatori hanno anche rinviato ogni decisione anche sull'ipotesi di svalutare ulteriormente i bond greci a garanzia dei prestiti. Ma emerge anche che il Fmi, che ha acconsentito al prelievo dalle riserve e che dovrebbe contribuire alla gran parte degli aiuti rimanenti alla Grecia, starebbe considerando di sfilarsi dal terzo programma di aiuti che sarà necessario negoziare dopo il 30 giugno. Una riluttanza, quella dell'istituzione di Washington, che secondo El Mundo sarebbe dettata dalla scarsa volontà di Atene ad attuare i correttivi richiesti. Nei giorni scorsi, tuttavia, era emerso che il Fmi minacciava di tirarsi fuori di fronte all'insostenibilità del debito greco, chiedendo o un'implementazione delle misure di austerity sottoscritte dall'esecutivo precedente (fra cui un surplus primario del 3% quest'anno e del 4,5% il prossimo), o una ristrutturazione del debito che però è politicamente incandescente: i principali creditori di Atene sono ora i governi europei.

La Grecia, secondo la stampa locale, avrebbe utilizzato 650 milioni di euro di riserve Sdr (diritti speciali di prelievo) detenute a Washington, per pagare allo stesso Fondo i 750 milioni di euro in scadenza oggi (12 maggio, ndr). Il Fondo avrebbe acconsentito data la situazione di liquidità difficile, ma le riserve devono essere ricostituite entro un mese e nulla lascia pensare che il Fmi sarà flessibile su questo punto. "Esattamente perché c'è questa situazione difficile di liquidità c'è ogni ragione per il governo greco di accelerare i negoziati", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. "Sappiamo che la situazione è molto complicata", ha aggiunto, "c'è ancora molto da fare, ci aspettavamo di finalizzare i negoziati tecnici già a fine aprile ma sfortunatamente questo non è successo". Le istituzioni, spiega, sono "pronte a impegnarsi". Da Atene, nonostante fonti governative parlino di disponibilità a fare passi avanti, il premier Tsipras avrebbe ribadito ai suoi ministri che non valicherà in nessun modo le 'linee rosse' tracciate dal programma di Governo su Iva, pensioni e lavoro, e che sono i creditori a dover fare aperture. Ma a dettare la tempistica dei negoziati è la situazione della liquidità: il ministro Yanis Varoufakis aveva dato un'autonomia di qualche settimana, grazie anche ai 600 milioni rastrellati dagli enti pubblici. Ma potrebbero non bastare per pagare stipendi e pensioni il 27. Nel clima di incertezza, tornano ad accelerare i deflussi netti di depositi bancari: ad aprile l'uscita di capitali dal Paese sarebbe stata pari a sette miliardi di euro.


   

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