Bee Taechaubol é appena rientrato nell'hotel a due passi dal Duomo dove soggiorna in questi giorni di trattative per l'acquisto della maggioranza del Milan. Il broker thailandese, sorridente, ha evitato giornalisti e curiosi entrando nell'hotel da un ingresso secondario, accompagnato dall'assistente e scortato come al solito da un paio di guardie del corpo
La situazione di Filippo Inzaghi e l'offerta di Bee Taechaubol per la maggioranza del Milan, senza contare l'imminente termine per la presentazione delle liste per le Regionali. Sono ore di riflessione su più fronti per il presidente rossonero, ad Arcore, dove ieri sera si è confrontato assieme alla figlia Barbara, rimasta con lui per un'ora e mezza dopo la fine dell'incontro con il broker thailandese. Attende sviluppi (che potrebbero arrivare dopo le 18 a Borse chiuse) anche la cordata &lrmcinese guidata da Richard Lee e ci sarebbe anche una terza offerta, più bassa delle altre, avanzata nelle scorse settimane da un fondo d'investimento americano gestito da cinesi. In mattinata si sono diffuse voci di un possibile nuovo vertice ad Arcore fra Berlusconi e Taechaubol, ma sembra che non fosse diretto a Villa San Martino il thailandese che all'ora di pranzo ha lasciato l'hotel di lusso a due &lrmpassi dal Duomo, davanti al quale si sono radunati qualche giornalista e una piccola folla di curiosi.
Trattative in corso per due dei 'gioielli di famiglia' Berlusconi: il Milan e Mediaset. Ieri l'offerta al Cavaliere del brocker thailandese Bee Taechaubol sul Milan che, però,  non è l'unica azienda del Gruppo Berlusconi che potrebbe vivere una svolta storica. Lunedì - infatti - si è parlato del mercato televisivo ad Arcore, quando l'ex premier ha ricevuto in segreto Rupert Murdoch, numero 1 di Sky.Â
L'offerta di Mister Bee - Circa 500 milioni di euro per il 51% del Milan. Bee Taechaubol ha presentato l'offerta della sua cordata a Silvio Berlusconi e sua figlia Barbara ad Arcore. Quattro ore di incontro, finito proprio mentre si concludeva a San Siro l'ennesimo flop della squadra, che ha toccato il fondo creando i presupposti per un altro (probabile) evento storico, il terzo esonero in poco più di un anno. la decidere di continuare o meno la trattativa con il broker thailandese, il cui entourage fa filtrare che sono stati fatti passi avanti significativi. La scelta di Berlusconi potrebbe arrivare nelle prossime 24 ore in un comunicato. L'altro gruppo interessato al Milan, composto da imprenditori cinesi e guidato da Richard Lee, aspetterà ma non più di un paio di giorni, perché è deciso a entrare nel mondo del calcio e ha già soluzioni alternative. Rispetto alla cordata guidata da Taechaubol, sostenuto da China Citic Bank International e da ADS-Securities LLC, società di servizi finanziari di Abu Dhabi, l'altra è pronta a investire direttamente circa 600 milioni per il 60%. In entrambi i casi si parla della possibilità di quotare il club su una Borsa asiatica. "Quest chi l'è vera", ha detto in dialetto milanese Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e una delle persone più vicine a Berlusconi, commentando la solidità dell'offerta di Taechaubol e in generale di quelle asiatiche per l'acquisto del Milan: "Cina e Thailandia sono il futuro economico".
Mediaset: Berlusconi non cede, vede Murdoch per Premium -"Il controllo di Mediaset non è in discussione". Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente del gruppo, lo vuole dire chiaro "anche al mercato" dopo le improbabili ipotesi di un interesse di Vivendi e un incontro del padre con Rupert Murdoch avvenuto lunedì sera nella villa di Arcore, presente anche lui e l'altro 'delfino' Lachlan Murdoch, che sembra aver scalzato il fratello James nella gestione degli affari televisivi europei dell'azionista di riferimento di Sky. Piuttosto restano concrete le ipotesi di nuovi soci per Mediaset Premium: il maggior candidato rimane Vivendi, che ha in cassa oltre 10 miliardi di liquidità , mentre su un possibile sondaggio di Sky per le attività pay spiega la situazione lo stesso Pier Silvio Berlusconi. "Siamo aperti a partnership di minoranza, ma a loro potrebbe interessare?", dice il vicepresidente del Biscione dopo l'assemblea del gruppo. Il confermato presidente Fedele Confalonieri è anche più diretto ("in minoranza Murdoch non gioca neanche a scopa") e per ora i due eredi dal faccia a faccia dei padri hanno ricevuto il 'mandato' di trovare intese che non ostacolino i rispettivi business. E si intravede quale potrà essere una soluzione. Sui diritti per la Champions League dei prossimi tre anni Pier Silvio conferma per esempio che sarà "un'esclusiva assoluta" di Mediaset Premium. Poi però annuncia "un'offerta pay di contenuti pregiati" del Biscione sul satellite dall'inizio del 2016, una piattaforma che potrebbe essere aperta agli abbonati Sky, riconoscendo al gruppo Murdoch una quota per ogni cliente 'di passaggio'.
