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Def, Istat: lieve incremento Pil (+0,1%) primo trimestre

Bankitalia: usare 'tesoretto' per migliorare conti. C.Conti: non disperdere tesoretto, resti per riforme. Istat: 1/3 partecipate in perdita, peggio trasporti

"L'andamento trimestrale del Pil italiano  dovrebbe tornare a segnare un lieve incremento nel primo trimestre del 2015 (+0,1%) seguito da ritmi di crescita più intensi nel trimestre successivo". Lo dice in audizione sul Def il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva.

Istat,1/3 partecipate in perdita, peggio trasporti - Delle circa 11mila partecipate locali censite dall'Istat nel 2012 "il 32,8% ha registrato una perdita" e "il settore dei trasporti è tra quelli con la quota più elevata" di imprese in perdita. Lo evidenzia l'istituto in un dossier sul Def consegnato al Senato. Tra i settori con le quote più elevate di controllate in attivo acqua, rifiuti e energia. Tra i settori con le quote più elevate di controllate locali in attivo, si legge nel dossier dell'Istat, vi sono quelli della fornitura di acqua e gestione dei rifiuti (80% in termini di imprese, 81% di addetti e 84% di valore aggiunto) e dell'erogazione di energia elettrica e gas (79% di imprese e 95% di addetti e valore aggiunto). Per contro il settore dei trasporti è tra quelli con la quota più elevata di imprese in perdita (45, 40 e 42% in termini di imprese, addetti e valore aggiunto). Le controllate locali registrano nel 2012 perdite per quasi 1,1 miliardi di euro e poco meno di 930 milioni di utili per un saldo complessivo di circa -154 milioni di euro. Guardando direttamente al saldo tra perdite e utili, il settore che contribuisce in misura maggiore al saldo negativo è quello dei trasporti (-185 milioni), seguito da quello delle altre attività dei servizi (-74 milioni) e delle attività immobiliari (-55 milioni). L'attivo maggiore si registra nel settore della fornitura di energia elettrica e gas (+173 milioni) e in quello dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti (73,5 milioni). Al 2012 in totale le imprese in cui si è registrata una forma di partecipazione pubblica ammontavano a 11.024 unità, con circa 977 mila addetti. Quelle partecipate da enti locali sono circa la metà (5.160 unità, di cui 3.015 controllate) che impiegano circa 441 mila addetti (poco più di 216 mila per le controllate), per il 60% concentrati in due settori, trasporto e magazzinaggio (33,2%) e fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (28,6%). Oltre tre quarti delle controllate a partecipazione locale sono collocate nel Nord (53,7%) e nel Centro (20,8%), ma quelle del Sud e delle Isole sono mediamente più grandi e impiegano oltre un terzo degli addetti. Al netto delle attività finanziarie e assicurative, si legge nel dossier dell'Istat, "le unità considerate generano oltre 13 miliardi di valore aggiunto (circa il 6% dell'insieme dell'industria e dei servizi privati) e i due settori più rilevanti rimangono quello dei trasporti (31,8% del valore aggiunto delle controllate e circa l'8% dell'intero settore di riferimento) e dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti (32,4% del valore aggiunto delle controllate e oltre il 37% dell'intero settore di riferimento").


C.Conti,non disperdere tesoretto,resti per riforme - Sarebbe opportuno "non disperdere" il 'tesoretto' ma farne "un uso più proficuo, mantenendo l'impostazione originaria del Def che prevede il sostegno alle riforme". Così la Corte dei Conti in audizione in Senato, sottolineando che bene sarebbe usare "i margini per rafforzare gli investimenti, che sono volano per la ripresa".

Il 'tesoretto', che è ''modesto'' e dovuto interamente alla minore spesa per interessi, ''sia utilizzato per accelerare il riequilibrio della finanza pubblica'', dando così ''maggiore certezza al percorso verso il riequilibrio''. E' la valutazione espressa da Bankitalia durante l'audizione sul Def che chiede quindi di non spenderlo.

Bene stime, incertezza Grecia elevata - Lo scenario del Def per il 2015-16 ''è plausibile, anche se non esente da rischi a breve termine: i miglioramenti della fiducia devono consolidarsi; l'incertezza sull'esito delle trattative sul programma di aggiustamento del governo greco resta elevata e può indurre volatilità nelle condizioni finanziarie''. 

''Le priorità e gli ambiti di azione individuati'' dal governo italiano nel programma delle riforme - ha detto ancora il vice direttore di Bankitalia, Federico Signorini, nell'audizione - 'appaiono largamente condivisibili''. Sul Jobs Act - ha aggiunto - ''è opportuno che le misure indicate nella legge delega e illustrate nel Piano Nazionale di riforma siano attuate con sollecitudine''. In generale, ''la fase attuativa continua a rappresentare uno dei principali punti deboli del processo di riforma in atto''.

Ufficio parlamentare di bilancio, non prudente usare tesoretto - Una "forte perplessità" è stata espressa dal presidente dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro sull'utilizzo del 'tesoretto' da 1,6 mld nel 2015. Durante l'audizione al Senato ha spiegato che "sembra prematuro considerare acquisite queste risorse" e l'uso prima che "il miglioramento si materializzi sembra contrario a considerazioni di prudenza". Pisauro, che ha parlato a braccio durante tutta l'audizione, ha invece letto le considerazioni dell'Upb quando ha affrontato il tema dell'utilizzo del margine di 0,1 punti di deficit che il governo prefigura nel Def. ''Sembra prematuro in questa fase dell'anno, quando ancora non si conosce l'andamento del saldo e della prima rata di acconto dell'autotassazione - ha detto Pisauro - pensare di utilizzare risorse, sebbene di entità limitata, reputandole già acquisite. Una decisione presa ad aprile di 'spendere' nell'anno corrente l'effetto del miglioramento del quadro macro rispetto alla previsione dell'autunno precedente, senza attendere prima che tale miglioramento si materializzi, sembra contraria a considerazioni di prudenza''. Pisauro aveva anche indicato una perplessità di natura tecnica spiegando che, così, il miglioramento del saldo strutturale sarebbe inferiore a quanto previsto dalle regole europee: si fermerebbe a 0,2, invece che a 0,25 punti di deficit. Ma - ha poi aggiunto - ''la questione non è tanto quella di una differenza al secondo decimale dell'aggiustamento del saldo strutturale quanto l'incertezza cui è soggetto l'esiguo miglioramento stimato nei conti del 2015. Una deviazione anche modesta del quadro macro o dei tassi di interesse dalle previsioni annullerebbe tale miglioramento e provocherebbe un allontanamento significativo dal percorso di avvicinamento all'Omt'', cioè all'obiettivo di finanza pubblica previsto dall'Ue per l'Italia.

Tasi: Bankitalia, bene semplificazione,sia permanente - "Una semplificazione e razionalizzazione" delle tasse sulla casa "è auspicabile" ma "è essenziale che si giunga finalmente a un assetto permanente, dati gli alti costi dell'instabilità normativa per i cittadini e per le stesse amministrazioni". Così Bankitalia sul Def che prevede l'unificazione di Tasi e Imu in una nuova local Tax della quale "non vengono fornite caratteristiche".

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