Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Def: tecnici Camere, senza riforme rischio manovra da 6 mld

Def: tecnici Camere, senza riforme rischio manovra da 6 mld

I tecnici: 282 sconti fisco costano 161 mld,10% Pil

ROMA, 16 aprile 2015, 18:14

Redazione ANSA

ANSACheck

Pier Carlo Padoan - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Carlo Padoan - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pier Carlo Padoan - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Nel caso in cui lo Stato non attui le riforme concordate, la deviazione temporanea dall'obiettivo di medio termine non sarebbe più garantita" e "la mancata attivazione della clausola sulle riforme (o il suo venir meno) comporterebbe la necessità di una correzione dell'indebitamento netto strutturale dello 0,5% (a fronte dello 0,1 previsto), riportando quindi il pareggio del bilancio strutturale al 2016". Così i tecnici del Servizio Bilancio di Camera e Senato sul Def. La manovra sarebbe quindi pari allo 0,4%, cioè circa 6 miliardi.
   
Le "282" agevolazioni fiscali allegate alla legge di Stabilità "determinerebbero una perdita di gettito di 161 miliardi nel 2015 (circa il 10% del Pil)". Lo scrivono i tecnici di Camera e Senato nel dossier sul Def, citando la relazione Ue sugli squilibri macroeconomici, in cui si pone l'accento sull'Iva ridotta, "strumento inefficiente per migliorare l'equità del sistema". 

Nel dossier sul Def, i tecnici di Camera e Senato ricordano che nella relazione l'Ue indica le tax expenditur come ambito di intervento, visto che ostacolano l'efficienza del sistema fiscale. Bruxelles in particolare guarda al fatto che "le aliquote Iva ridotte sono uno strumento inefficiente per migliorare l'equità del sistema tributario (gli stessi obiettivi di welfare potrebbero essere perseguiti a un costo inferiore mediante la spesa sociale) e che l'imposizione diretta è maggiormente adatta per fini di distribuzione".

    Inoltre, "l'adempimento degli obblighi tributari rimane basso e comporta un notevole dispendio di tempo, il che - secondo quanto emerge dalla Relazione - potrebbe mettere a repentaglio la parità di condizioni operative e l'equità sociale".
    I tecnici ricordano altresì che comunque nel Def "in attuazione della delega fiscale, con riguardo alla struttura del sistema tributario, si prefigura - nell'ambito dei programmi di revisione della spesa - la creazione di un sistema di tracciabilità telematica delle transazioni commerciali e la razionalizzazione delle tax expenditure" e che "in tale ambito, si preannuncia l'adozione di un provvedimento diretto ad introdurre nel processo di decisione di bilancio la razionalizzazione delle agevolazioni fiscali".

    In particolare, il Governo si impegna a predisporre un rapporto annuale sulle detrazioni fiscali da allegare al disegno di legge di bilancio, basato su una relazione programmatica da allegare alla Nota di aggiornamento del Def. Tale rapporto dovrà identificare le detrazioni non giustificate da esigenze sociali o economiche o che costituiscono una duplicazione al fine di eliminarle o riformarle, salvaguardando tuttavia la tutela dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, dei redditi di imprese minori e dei redditi di pensione, della famiglia, della salute, delle persone economicamente o socialmente svantaggiate, e di altre priorità. Con il medesimo decreto saranno disciplinate le modalità di inserimento del rapporto e dell'implementazione delle sue proposte nell'ambito del processo di bilancio e di definizione della manovra di finanza pubblica, integrandone i dati con i relativi programmi di spesa.   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza