Ai tavoli con consumatori e imprese si sono registrate "convergenze costruttive" per arrivare a soluzioni che portino a una "piena e rapida applicazione" di misure sia per congelare la quota capitale di mutui e prestiti, sia per "creare le condizioni per le imprese per agganciare la ripresa". Così il vicedirettore generale dell'Abi Gianfranco Turriero, che coordina il tavolo per l'associazione delle banche, sottolineando che c'è l'obiettivo "condiviso" di chiudere entrambi gli accordi "entro il 31 marzo".
In mattinata c'è stata una nuova riunione con le imprese e altre ce ne saranno nei prossimi giorni, così come con le associazioni dei consumatori, per chiudere entro fine mese. Torriero ricorda che accordi simili sono stati siglati fin dal 2009 e che in queste ore "in pieno spirito di collaborazione" si stanno analizzando "nel dettaglio tutti gli argomenti, per trovare soluzioni effettivamente praticabili, dall'immediata e facile applicazione". Sul fronte delle imprese "si sta lavorando non solo alla moratoria dei mutui e l'eventuale allungamento dei debiti contratti, ma anche a misure per supportare i segnali di ripresa che si stanno registrando". Non solo, insomma, "misure emergenziali" ma "che vanno a stimolare il rilancio degli investimenti e la ripatrimonializzazione delle imprese, tenendo conto del nuovo quadro di riferimento dato dall'avvio dell'Unione bancaria". Tutte misure, sottolinea, che si rivolgono "a imprese in difficoltà transitoria ma sane, che hanno prospettive di sviluppo". Anche con le associazioni dei consumatori sono già fissati altri incontri in settimana "per proseguire il confronto sulla moratoria che è complementare a una progetto di più ampio respiro che abbiamo sottoscritto, 'Crediamoci', che contiene interventi più articolati con un approccio sistemico sul rapporto istituti-clienti".
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