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Pensioni: Poletti, interventi in prossima L. Stabilità

Pensioni: Poletti, interventi in prossima L. Stabilità

Flessibilità in uscita a fronte assegno più basso è un'opzione

ROMA, 03 marzo 2015, 15:58

di Alessia Tagliacozzo

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Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tema degli interventi sulla riforma Fornero delle pensioni "è all'ordine del giorno e il punto di riflessione coinciderà con la prossima legge di stabilità". Così il ministro del Lavoro Poletti, spiegando che si comincerà a parlarne prima dell'estate. La flessibilità in uscita a fronte di un assegno più basso "è una delle opzioni".  ''E' una delle possibilità - ha detto Poletti rispondendo a una domanda sull'intervista del presidente dell'Inps, Tito Boeri sulla possibilità di andare in pensione in anticipo rispetto agli attuali requisiti ma con assegni più bassi - la flessibilità in uscita è una delle opzioni''. Il panorama però, ha spiegato Poletti, è ''molto diversificato'' e oltre al problema di chi vorrebbe anticipare il collocamento a riposo esiste quello di chi perde il posto senza avere i requisiti pensionistici. Per queste persone bisogna studiare un ammortizzatore sociale specifico o una soluzione ''ponte'' verso il pensionamento. ''Ci dovremo occupare prima - ha detto - delle situazioni più delicate. Non dobbiamo alimentare aspettative''. Il tema è all'ordine del giorno quindi e se ne dovrebbe cominciare a parlare prima dell'estate per studiare interventi da inserire nella prossima legge di stabilità. Il problema principale sarà quello di convincere l'Unione europea dell'utilità di un sistema più flessibile perché se in un primo momento la spesa è più alta in futuro ci saranno risparmi dato che gli assegni di chi ha anticipato l'uscita saranno più bassi.

Licenziare non sarà più facile, è una favola - "Non sarà molto più facile licenziare, è una favola, ci sarà una modalità diversa e chi licenzia dovrà pagare". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ai microfoni di 'Radio Anch'Io'. E spiega: "chi viene assunto oggi costa di meno e se domani uno lo licenzia costerà di più assumerne poi un altro", quindi licenziare "mi sembra autolesionismo puro".

Per sgravi riprogrammate risorse altrimenti perse - Per finanziare le decontribuzioni sono stati "riprogrammati soldi che le regioni del Sud non avevano speso e sarebbero tornati a Bruxelles, come è stato negli anni passati e in quantità industriali". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rispondendo alle dichiarazioni del leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ai microfoni di 'Radio Anch'Io' su Radio Uno.

Flessibilità con penalizzazioni è opzione - La flessibilità verso la pensione a fronte di penalizzazioni (un assegno previdenziale più basso) ''è una delle possibilità'' su cui sta riflettendo il Governo tenendo conto delle richieste dell'Ue. Lo dice il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: introdurre flessibilità in uscita significa spendere di più subito ma risparmiare in futuro.

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