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Jobs act, il ministro Poletti convoca i sindacati per il 18 febbraio

Jobs act, il ministro Poletti convoca i sindacati per il 18 febbraio

L'incontro ha come oggetto in particolare la rideterminazione delle tipologie contrattuali

13 febbraio 2015, 13:20

Redazione ANSA

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Foto d 'archivio di una riunione governo-sindacati - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto d 'archivio di una riunione governo-sindacati - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto d 'archivio di una riunione governo-sindacati - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, "ha convocato una riunione" con con sindacati e associazioni datoriali per mercoledì 18 febbraio. "Oggetto dell'incontro - spiega una nota - l'attuazione della legge delega lavoro, con particolare riferimento alla rideterminazione delle tipologie contrattuali".

Camusso, speriamo non sia un monologo - "Ci aspettiamo che sia vero che ci ha convocato per discutere, purtroppo l'esperienza di questi mesi è di monologhi, sui quali non era possibile dir nulla; nell'ultimo incontro sui decreti, non ce li hanno nemmeno presentati. Siamo sempre disposti a farci stupire da effetti speciali". L'ha detto Susanna Camusso a Palermo a proposito dall'incontro del 18 febbraio convocato dal ministro del Lavoro. "Speriamo sia una discussione vera", ha concluso.

Furlan,  incontro importante - L'incontro con le parti sociali convocato per il 18 febbraio dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti ''è un incontro davvero importante per mettere mano alle tante forme contrattuali che hanno creato lavoro fintamente autonomo''. Lo sostiene la leader della Cisl Anna Maria Furlan a margine di un'assemblea a Milano. ''Finalmente - aggiunge - mettiamo le mani su un capitolo che deve diventare davvero una pagina nuova dando un contratto a tempo indeterminato alle persone'' 

Dopo il via libera alla legge delega il Parlamento ha ora all'esame per i pareri alcuni dei decreti attuativi del provvedimento. Nei giorni scorsi a Palazzo Madama è stata approvata con il no di Ncd e grazie al sostegno di Sel ed M5s la previsione, nel parere al decreto attuativo sui contratti a tutele crescenti, che i licenziamenti collettivi siano esclusi  dalle nuove norme. Il via libera della Commissione lavoro della Camera è rinviato invece alla prossima settimana (nonostante il termine scadesse oggi) a causa della seduta fiume sulle riforme.

Poletti ha parlato di Jobs act anche a margine di un forum in Abruzzo. "Un favore alle imprese? - ha detto - Quando i sindacati mi spiegheranno che è meglio un co.co.co. di un'assunzione a tempo indeterminato avranno ragione". "Il tema è un altro - ha proseguito Poletti - si pensa che se una cosa è utile all'impresa non lo sia per il lavoratore, mentre è l'esatto opposto, se è utile ad una impresa non fa male al lavoratore. Leviamoci una volta per tutte questa idea di torno", ha concluso Poletti il quale confermato che i decreti delegati sulla riforma dei contratti di lavoro saranno pronti per il 20 febbraio. Per il ministro Poletti bisogna "evitare parcheggi" perché quelle politiche sociali erano figlie di un epoca che non torna più. "Abbiamo bisogno di politiche del lavoro attive, e quando mi contestano che la flessibilità produce precarietà io risponde che questo rischio è già in corso e dobbiamo ridimensionarlo. Noi puntiamo su un nuovo contratto indeterminato non perché prima non ci fosse un contratto nazionale indeterminato - prosegue Poletti - ma perché con le vecchie politiche del lavoro solo il 15% dei nuovi assunti era a tempo indeterminato. Nessuno ha mai pensato a quel rimanente 85%: noi vogliamo che da quel 15% si passi almeno al 50%. Questo non può essere visto come un favore alle imprese", ha concluso.

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