Nonostante le crisi internazionali, nel 2014 l'economia tedesca è cresciuta dell'1,5%, come non accadeva dal 2011. Lo ha reso noto stamani l'Ufficio federale di statistica Destatis. Nel 2013 il pil nazionale si era fermato a un +0,1%, nel 2012 al +0,4%.
Il risultato supera le aspettative dello stesso governo, che in autunno aveva ribassato all'1,2% le stime di crescita per l'anno appena concluso. L'aumento del pil del 2014 risulta così superiore alla media degli ultimi dieci anni, ferma a +1,2%. ''Evidentemente l'economia tedesca è riuscita ad affermarsi in un difficile contesto internazionale e in particolare si è potuta approfittare di una forte domanda interna'', ha considerato Roerich Egeler, presidente di Destatis. Complessivamente nel 2014 i consumi privati sono saliti dell'1,1% destagionalizzato, quelli pubblici dell'1%. In crescita anche gli investimenti. Nel 2014 l'export è aumentato del 3,7% destagionalizzato, mentre le importazioni sono salite del 3,3%. Nuovo record, l'ottavo consecutivo, anche per l'occupazione, salita a 42,7 milioni di persone (+0,9%). Stando a quanto reso noto oggi dalle statistiche preliminari, l'economia tedesca ha registrato una crescita anche nel quarto trimestre 2014, pari a un quarto di punto circa rispetto al trimestre precedente.
Per il terzo anno di fila la Germania ha ottenuto un avanzo di bilancio: nel 2014 le casse pubbliche federali e quelle dei Laender e dei comuni hanno raccolto 11,9 miliardi di euro in più rispetto a quanto speso, pari allo 0,4% del pil. Lo ha reso noto l'Ufficio di statistica federale Destatis. Nei due anni precedenti l'avanzo era stato pari allo 0,1%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA