Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Crolla nel 2014 la fattura energetica, giù del 20% rispetto al 2013

Crolla nel 2014 la fattura energetica, giù del 20% rispetto al 2013

La contrazione ha riguardato tutte le fonti tranne le rinnovabili

17 dicembre 2014, 13:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Foto d 'archivio Ansa/Wu Hong © ANSA/EPA

Foto d 'archivio Ansa/Wu Hong © ANSA/EPA
Foto d 'archivio Ansa/Wu Hong © ANSA/EPA

Nel 2014 la fattura energetica, cioè l'onere che l'Italia sostiene per le forniture dall'estero, sarà pari a 45 miliardi di euro, circa il 20% in meno rispetto al 2013 (-11 mld). E' quanto stima l'UP, spiegando che la flessione si deve al calo dei consumi e alla riduzione dei prezzi del greggio. La fattura petrolifera scende a 25 mld (-18%).

Nel 2014, stima l'Unione petrolifera nel Preconsuntivo, la domanda di energia in Italia ha mostrato un ulteriore calo, pari al 5,1% rispetto al 2013, fermandosi a 157,6 milioni di tonnellate di petrolio equivalente e tornando così sui valori degli anni '80.

La contrazione ha riguardato praticamente tutte le fonti, ad eccezione delle rinnovabili (+3,9%), il cui peso sul totale è salito a circa il 19%, e delle importazioni nette di energia elettrica (+2,3%). Il petrolio, in calo del 4,5%, si conferma ancora una volta la principale fonte di energia, con un peso percentuale del 35,4%, in leggera crescita rispetto allo scorso anno. Non c'è stato, dunque, il sorpasso da parte del gas, che con una contrazione dell'11% e un peso pari al 32,4% resta dietro al greggio e si configura come il "grande perdente" del 2014.

Il gas ha risentito in particolare della riduzione della domanda elettrica e della forte concorrenza delle rinnovabili che hanno messo fuori mercato molti impianti di nuova generazione e ad alto rendimento, nonché delle temperature particolarmente miti. Per quanto riguarda invece i consumi petroliferi, il calo è del 4,5%, ma l'Up evidenzia "qualche timido segnale positivo sul fronte dei carburanti". Benzina e gasolio insieme hanno infatti registrato un incremento dello 0,5%, il primo dal 2006. Complessivamente, però, la flessione totale dei consumi petroliferi nel decennio 2004-2014 è stata pari a oltre 32 milioni di tonnellate (-36%).

Per quanto riguarda invece il 2015, l'Up stima una fattura petrolifera compresa tra un minimo di 17,1 miliardi di euro e un massimo di 24,2, con un prezzo del greggio nell'intervallo 65-85 dollari al barile. La fattura energetica, nel caso di quotazione intermedia di 75 dollari, potrebbe invece attestarsi intorno ai 39 miliardi di euro, con una flessione di 6 miliardi rispetto al 2014. Il risparmio complessivo salirebbe così a 17,1 miliardi rispetto al 2013.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza