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Ancora in crisi, Buffon bussa a banche su debito

La Zucchi di Gigi Buffon è costretta ancora una volta a bussare alle banche creditrici per contrattare una nuova ristrutturazione del debito, dopo quella del marzo 2013. La società tessile, emerge dalla relazione sui nove mesi, ha comunicato alle banche "la necessità" di un "piano economico-finanziario che rifletta i nuovi scenari" di mercato e ha dato mandato a un advisor per predisporre un piano industriale "propedeutico alla formulazione di una proposta di manovra finanziaria da condividere con le banche".

Zucchi, di cui il portiere della nazionale di calcio è primo azionista con il 56% del capitale, ha continuato a macinare perdite anche nel 2014 (15,4 milioni a livello consolidato) bruciando oltre un terzo del capitale sociale della capogruppo e rendendo irraggiungibili gli obiettivi del piano di risanamento oggetto dell'accordo sulla ristrutturazione del debito ex articolo 182-bis della legge fallimentare.

In attesa di predisporre il nuovo piano Zucchi ha presentato alle banche una "moratoria" sulle linee di credito, chiedendo che non siano revocate. Gli amministratori, pur esprimendo la "ragionevole aspettativa" che Zucchi continui ad operare in continuità aziendale, ammettono l'esistenza di "molteplici rilevanti incertezze" al riguardo.

Nel corso dei primi nove mesi del 2014 il fatturato di Zucchi è sceso del 9,2% a 94 milioni di euro, facendo peggio del mercato del tessile per la casa, in riduzione in Italia del 4,1% nel periodo compreso tra ottobre 2013 e settembre 2014. Il lavoro di riduzione dei costi non ha impedito di archiviare una perdita di 15,4 milioni, che si aggiunge ai 15,2 milioni del 2013. Al 30 settembre scorso il patrimonio netto di gruppo era negativo per 1,6 milioni e la posizione finanziaria netta per 94 milioni. Per dotare la società delle risorse necessarie al rilancio, dopo l'accordo sulla ristrutturazione del debito del 2013, Zucchi ha varato due aumenti di capitale. Il primo, che ha portato nelle casse della società 20,5 milioni, è stato sottoscritto per 18 milioni (di cui 7,5 ancora da versare) da Buffon, che su Zucchi ha puntato in questi anni una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Il secondo, riservato al fondo Usa Gem e ancora da eseguirsi, potrà portare in piccole tranche fino a 15 milioni nei prossimi 5 anni, a seconda delle esigenze finanziarie di Zucchi. "Ogni ulteriore iniziativa sul capitale - si legge nella relazione finanziaria - sarà assunta successivamente alla definizione del nuovo piano industriale che rifletterà gli attuali scenari di mercato". Rispetto alla richiesta di esaminare un nuovo piano industriale, che sarà verosimilmente accompagnato da una nuova manovra sul debito e sul capitale, le banche, per ora solo "informalmente", "hanno manifestato la disponibilità a valutare la richiesta che dovrà essere sottoposta ai competenti organi deliberanti" dei creditori "con ogni più ampia facoltà e autonomia in merito alla decisione definitiva".
   

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