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Presidente Perricone: "Ntv non molla". E annuncia querela a Gasparri

All'ANSA: "Nel 2014 supereremo 6,5mln viaggiatori, dura ristrutturazione"

"Trovo inaccettabile, gravissimo e anche vergognoso che un vicepresidente del Senato abbia scritto quelle cose. E trovo sorprendente che nessuno della politica in merito abbia reagito, anche arrivando a chiedere, per esempio, le sue dimissioni". Reagisce così il presidente di Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv) Antonello Perricone, in un'intervista all'ANSA, alle dichiarazioni del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che ha invitato, con un tweet, il gestore privato del trasporto ferroviario in Italia, a chiudere. E annuncia querela per Gasparri. "Trovo inaccettabile, gravissimo e anche vergognoso che un vicepresidente del Senato abbia scritto quelle cose. E trovo sorprendente che nessuno della politica in merito abbia reagito, anche arrivando a chiedere, per esempio, le sue dimissioni.

Ntv è comunque nell'occhio del ciclone. Che c'è di vero sulla sua salute? Quest'anno supereremo i 6,5 milioni di viaggiatori. Siamo soddisfatti di come stia andando la domanda del mercato verso di noi. Abbiamo però, e questo è innegabile, problemi di regolazione del settore, con una politica che ha varato la liberalizzazione ma poi l'ha abbandonata in mezzo al guado, senza assicurare un arbitro che vigilasse sulla parità di condizioni di accesso al servizio. Lottiamo contro una cultura di larghi settori della politica che agli indubbi benefici della concorrenza preferisce il monopolio, più controllabile, piuttosto che un mercato aperto e trasparente, a tutto vantaggio di chi acquista. E abbiamo un costo del pedaggio che incide moltissimo sui margini, e sulla cui oscura determinazione abbiamo già presentato un esposto all'Authority. Una cosa però deve essere chiara: nonostante i tanti ostacoli e regole del gioco che cambiano (in peggio) ogni giorno, Ntv non molla. Rimarremo in pista, anche per evitare all'Italia l'onta del fallimento della più importante liberalizzazione degli ultimi vent'anni, ed è davvero paradossale che a preoccuparsi di questo debba essere un'impresa privata e non il governo stesso.

Si parla di ristrutturazione, di probabili tagli. Ntv è impegnata in una dura operazione di ristrutturazione del proprio modello industriale. Stiamo necessariamente e già da tempo tagliando i costi, rivisitando i contratti con i fornitori, ridefinendo il perimetro dello sviluppo possibile, i cui risultati naturalmente si vedranno nel medio periodo. Tutti, azionisti, dipendenti, fornitori, stanno facendo la propria parte per salvaguardare la qualità del servizio che è il nostro punto di forza. 

Quali sono le maggiori difficoltà che incontra l'azienda? - Fare impresa in Italia è sempre stato difficile. Sfidare un gigantesco monopolio, quale è stato quello delle Ferrovie dello Stato, è un'opera da far tremare i polsi. Contavamo però sulla certezza delle regole, ma sembra che non sia proprio di questa Italia, ed è un vero peccato perché è molto difficile così attrarre investimenti privati, non solo italiani ma anche esteri.

I tweet di Gasparri contro Ntv: "Italo treno ma che promozioni, presto chiuderete"; "siete quasi falliti, rischioso comprare i biglietti venduti da Della Valle & Montezemolo".

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