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De Bortoli lascia Il Corriere della Sera in primavera

Rcs: nel semestre perdita a 70 mln, ricavi a 611,1 milioni. 201a ancora in rosso ma meglio del 2013

Ferruccio De Bortoli lascia la direzione del Corriere della Sera dopo 12 anni complessivi di lavoro. L'accordo è stato approvato dal Cda di Rcs, ancora riunito sui conti del semestre, che ha chiesto a De Bortoli di rimanere alla guida del Corriere fino all' assemblea della prossima primavera e di ''partecipare al processo di individuazione del nuovo direttore''. Il Cda di Rcs MediaGroup ''ha approvato l'accordo con il dottor Ferruccio de Bortoli per la conclusione della sua lunga esperienza alla conduzione del Corriere della Sera, con pieno apprezzamento per il lavoro svolto in dodici anni complessivi di direzione e con sentita gratitudine per il suo apporto alla Società ed al Gruppo, nel quale entrò alla fine del 1973'', si legge in una nota. ''L'azienda ha chiesto al direttore di rimanere alla guida del Corriere fino alla prossima assemblea ordinaria della società che approverà il bilancio 2014 (primavera del 2015), al fine di assicurare il completamento di importanti progetti editoriali - prosegue il comunicato dl gruppo editoriale -. L'azienda ha inoltre invitato il dottor de Bortoli a partecipare al processo di individuazione del nuovo direttore, in supporto al comitato nomine della società, e il dottor de Bortoli ha accolto la proposta dell'azienda''. 

A Ferruccio De Bortoli è stata riconosciuta una buonuscita di 2,5 milioni di euro. "La risoluzione del rapporto contrattuale comporterà per Rcs MediaGroup nell'esercizio 2014 oneri non ricorrenti per circa 2,5 milioni", si legge nel comunicato sui conti semestrali. Nella nota si ricorda poi che il gruppo editoriale "ha annunciato di aver concordato con il direttore de Il Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli la conclusione della sua lunga esperienza alla conduzione del Corriere della Sera. De Bortoli rimarrà alla guida de Il Corriere della Sera fino alla data della prossima assemblea ordinaria della società che approverà il bilancio 2014 (primavera del 2015)." Il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli prima e l'amministratore delegato di Rcs MediaGroup Pietro Scott Jovane a seguire hanno annunciato al Cdr l'intesa raggiunta sul cambio di direzione del quotidiano, assicurando che ''si tratta di un'uscita concordata e che vengono confermati tutti gli impegni già assunti circa le nuove iniziative editoriali''. Lo scrive il Cdr in una mail ai colleghi del giornale di via Solferino, segnalando che un'assemblea dei giornalisti è convocata per domani alle ore 16

De Bortoli, non ho dato io le dimissioni
"Ho sperato che ci fosse la possibilità di un nuovo inizio ma, verificato che non c'erano assolutamente le condizioni, alla fine ho accettato la proposta di uscita che mi è stata fatta dall'azienda. Lascerò la direzione del Corriere della Sera il 30 aprile 2015. Comunque non ho dato io le dimissioni". Lo ha detto a Prima Comunicazione il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, spiegando il percorso di uscita da Rcs.

Provasoli, De Bortoli porterà a termine progetti
"Siamo lieti che il direttore abbia accolto la proposta di condurre a compimento gli importanti progetti editoriali e di sviluppo che attendono il Corriere nei prossimi mesi". Così il presidente di Rcs MediaGroup, Angelo Provasoli, commentando l'accordo raggiunto con il direttore Ferruccio de Bortoli che lascerà la guida del Corriere della sera dalla prossima primavera. Il presidente di Rcs ribadisce poi che il Cda attraverso il comitato nomine "potrà contare anche sul supporto del direttore de Bortoli per identificare il successore alla guida del quotidiano, una fase che richiederà tempo e particolare cura". "Desidero esprimere la gratitudine mia, del Consiglio di Amministrazione e di tutto il gruppo Rcs al direttore de Bortoli - afferma Provasoli - per l'autorevolezza e l'indipendenza con cui ha guidato il Corriere della Sera in questi anni, in due momenti diversi, contribuendo fortemente al prestigio, alla rilevanza e alla leadership della testata".

Rcs: nel semestre perdita a 70 mln, ricavi a 611,1 milioni
Rcs MediaGroup ha registrato nel primo semestre perdite per 70 milioni, rispetto ai 125,4 milioni dello stesso periodo del 2013. I ricavi consolidati sono pari a 611,1 milioni (647,5 milioni un anno fa). Lo comunica la società in una nota. Rcs prevede per il 2014 ''un risultato netto ancora negativo sebbene in miglioramento rispetto a quanto registrato nel 2013''. Nell'intero anno i ricavi nei media, e in particolare nel comparto stampa, saranno infatti stabili e non in lieve crescita come stimato in precedenza, mentre la società conferma, in assenza di un'ulteriore calo dei ricavi pubblicitari, l'obiettivo di triplicare l'Ebitda ante oneri non ricorrenti anche grazie a efficienze per oltre 70 milioni, superiori al target annuo di 50/60 milioni.

Trovato accordo banche su condizioni debito da 600 mln
Rcs trova un accordo sulle condizioni del debito da 600 milioni con le banche creditrici. Lo si legge in una nota in cui si precisa che è stata "raggiunta l'intesa per la riduzione del costo del debito e per l'aumento della flessibilità nei principali termini del contratto di finanziamento". In particolare, Rcs rende noto che è stata raggiunta un'intesa - non ancora formalizzata in attesa dei vie libera banche finanziatrici - per la modifica di alcuni termini e condizioni del contratto di finanziamento sottoscritto la scorsa estate (14 giugno 2013) con Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, UniCredit, Bnp Paribas, Bpm e Mediobanca e Banca Imi come banca agente dell'importo originario massimo complessivo di 600 milioni. Dal punto di vista economico, la riduzione dei margini determinerà minori oneri finanziari per circa 1,6 milioni su base annua, restando peraltro confermati gli obiettivi di riduzione del debito e il miglioramento del ratio Pfn/Ebitda della società previsti dal piano 2013-2015. Più in particolare è previsto che le parti del contratto di finanziamento sottoscrivano entro la prima decade del prossimo mese di agosto un accordo modificativo del contratto di finanziamento, per formalizzare la riduzione dei margini ad oggi applicati al finanziamento con valori in termini di costo del credito (basis point) più bassi. Inoltre, è stata concessa una proroga nei tempi per la cessione delle attività non strategiche (dovranno essere generati ricavi per complessivi euro 250 milioni) "per consentire una maggiore flessibilità". Il termine è stato rinviato al 30 settembre 2015 dal 31 dicembre di quest'anno.

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