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Etihad-Alitalia: firma vicina; Hogan, ora sacrifici

La Cgil ha deciso di non firmare l'accordo quadro

La Cgil ha deciso di non firmare l'accordo quadro con Alitalia. La decisione è contenuta in una lettera del segretario generale Susanna Camusso inviata ai ministri dei Trasporti e del Lavoro Lupi e Poletti. "Rimane incomprensibile la posizione dell'azienda CAI che ha respinto qualsiasi mediazione utile ad evitare la messa in mobilità e i licenziamenti, rifiutando la proposta, ritenuta percorribile anche dal Ministero del Lavoro, di utilizzo della Cigs per accompagnare lo sviluppo del piano industriale". Così Susanna Camusso nella lettera su Alitalia. "Le modalità di trasferimento del personale e la conseguente angosciosa prospettiva del licenziamento avviene peraltro attraverso soluzioni di dubbia legittimità che l'azienda dovrà affrontare", prosegue. "Le ipotesi di ricollocazione - aggiunge - appaiono incerte ed aggiungono ragioni di grande preoccupazione tra i lavoratori".

"Per quanto riguarda le modalità di trasferimento d'azienda ed i relativi effetti sul lavoro, permangono le nostre contrarietà espresse al tavolo di confronto", evidenzia Camusso. "Nel lungo confronto sulla vertenza Alitalia abbiamo affrontato tutte le questioni poste, consapevoli della gravità della crisi. Sulla base di questa consapevolezza e della necessità di dare una risposta alle prospettive industriali dell'azienda e al futuro dei lavoratori, abbiamo ricercato con determinazione una soluzione negoziale", spiega il leader della Cgil, puntualizzando che "il nostro convincimento sulla necessità di sostenere il tentativo di superamento di una crisi sempre vicina al fallimento è ulteriormente dimostrato dalla nostra decisione di firmare il contratto e l'accordo sul costo del lavoro". "A questo proposito solleva pesanti interrogativi il fatto che di fronte alla dichiarata disponibilità alla firma da parte di CGIL, CISL e UGL non si sia ancora giunti alla conclusione. Non appare credibile - prosegue - un senso dell'urgenza e l'invocazione dello stato di necessità a fasi alterne, anche a fronte del fatto che le regole per determinare la validità di un contratto sono contenute nell'accordo confederale siglato il 10 gennaio scorso con Confindustria alla quale aderisce Assoaereo, e quindi Alitalia". Più in generale "confermiamo qui il nostro giudizio, espresso in tempi non sospetti, sulla gravità della crisi di Alitalia". "Con ogni evidenza - prosegue Camusso - si tratta di una crisi indotta dalla palese inadeguatezza del 'piano fenice' oltre che dall'assenza di una politica di settore e certamente non dipendente da fattori riconducibili al lavoro. Allo stesso modo confermiamo il giudizio sul piano Ethiad: un piano molto prudente che però si muove, a differenza di quello targato Air France, nella direzione giusta: più qualità e più rotte intercontinentali".

"Sul contratto e sul posto di lavoro, se i testi rimangono quelli di stanotte, siamo pronti a firmare". Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, parlando di Alitalia a margine di un dibattito sulla P.A. organizzato dal sindacato.

Il ceo di Etihad James Hogan e il ministro dei trasporti Maurizio Lupi hanno avuto oggi un incontro al Ministero di Porta Pia.

"Alitalia ed Etihad sono vicine a finalizzare una transazione finanziaria, ma la trattativa e'ancora in corso". Lo ha detto l'ad di Etihad, James Hogan, presentando il nuovo volo Roma-Abu Dhadi della compagnia del golfo. Ha aggiunto che sono stati concordati i termini con cui cui Etihad compra il 49 per cento di Alitalia. "Puntiamo a chiudere la trattativa entro fine mese e firmare l'accordo", ha aggiunto.

"Dobbiamo ridurre il numero dei dipendenti, abbiamo un nostro piano ma in futuro ci saranno nuove opportunita' di lavoro nella compagnia. Non posso essere responsabile per il passato".  Ha affermato Hogan declinando altri commenti sul tema perche' la trattativa e' ancora in corso. "Nelle mie precedenti visite in Italia ho incontrato il premier Matteo Renzi ed alcuni ministri, ma questa volta non ho visto nessuno", ha detto Hogan.

"Alitalia deve essere rivitalizzata con nuovi prodotti e servizi". Hogan ha sottolineato che "Alitalia può diventare una delle migliori compagnie al mondo". La trattativa in corso tra sindacati e azienda al ministero dei Trasporti "è nelle mani del management di Alitalia. E' tutto quello che posso dire". "Noi conosciamo i nostri obiettivi", ha concluso l'ad di Etihad.

L'amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, ha incontrato oggi l'amministratore delegato di Etihad, James Hogan, nell'albergo dove alloggia il numero uno della compagnia del Golfo. L'incontro è durato circa venti minuti. Dopo che Caio è uscito, sono stati visti entrare nell'hotel prima l'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, e quindi il presidente della compagnia, Roberto Colaninno.

Poletti: massimo risultato possibile esuberi
"Abbiamo fatto tutto ciò che si può fare per ridurre al minimo gli elementi di problematicità che sul piano dell'occupazione si stavano presentando". Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti in question time sulla vertenza Alitalia. L'esito raggiunto, "pensiamo che sia il massimo del risultato possibile". "C'era un'ipotesi di esuberi di 2.251 lavoratori, numero ridotto a 1.635 con un blocco importante di lavoratori che sono rimasti all'interno del perimetro della nuova azienda. Con un'ipotesi e un impegno di ricollocamento di 681 lavoratori ricollocati nel contesto delle attività connesse a quelle della nuova società. E purtroppo è rimasto un nucleo di lavoratori che in questo contesto non ha ottenuto una risposta", ha spiegato il ministro, sottolineando che "lo sforzo fatto è stato di utilizzare tutti gli strumenti e gli ammortizzatori per tutelare questi lavoratori". "Abbiamo considerato inoltre di poter fare altre due cose. Assistere i lavoratori che andranno in mobilità con due strumenti ulteriori di accompagnamento: avranno la mobilità come previsto dal Fondo volo e l'assistenza del contratto di ricollocamento convenuto con la Regione Lazio e con l'assistenza dell'Enac", ha detto Poletti. "Il lavoro dei Ministeri delle infrastrutture e del lavoro - ha sottolineato ancora il ministro - ha avuto e ha come fulcro quello di produrre una risposta per una continuità dell'impresa. E' stato sviluppato un impegno molto importante". "Abbiamo dovuto prendere atto nel confronto tra le parti che una delle condizioni che Etihad aveva dall'inizio proposto era il passaggio diretto dei lavoratori che non fossero stati ricollocati fuori dal perimetro della nuova impresa".

Del Torchio, prosegue lavoro per chiudere accordo
"Stiamo dialogando, stiamo procedendo e continuiamo ad approfondire i temi per risolvere i problemi e concludere l'accordo". Lo ha detto l'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, dopo aver incontrato l'amministratore delegato di Etihad, James Hogan, ha aggiunto: "Io sono fiducioso e positivo, pur sapendo che abbiamo ancora un pezzo di strada da percorrere e penso che il buon senso da parte di tutti prevarrà".

Lupi, avanti anche senza Cgil 
"Se la Cgil dice no all'accordo quadro firmato dagli altri sindacati, resta" comunque "valido e si andrà avanti". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, intervenendo a Radio Anch'io. Ha sottolineato che la trattativa Alitalia-Etihad "non fallirà" proprio perchè c'è l'accordo con la maggioranza dei sindacati, che rappresentano l'80% dei lavoratori.

Tavolo azienda-sindacati interrotto
La trattativa tra Alitalia e sindacati confederali al ministero dei Trasporti su contratto collettivo nazionale e riduzione del costo del lavoro in azienda è stata interrotta alle 2.00 di stanotte senza essere conclusa. Lo riferiscono fonti sindacali, aggiungendo che al momento non è stata fissata una convocazione. Inoltre, le associazioni di categoria che rappresentano il personale navigante, Anpac, Anpav, Avia, parlano di una "situazione di stallo su tutti i tavoli".

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