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Indesit, famiglia Merloni vende a Whirlpool il 60,4%

Prezzo di 758 milioni. In Borsa vola al +3% dopo accordo

Whirlpool ha raggiunto un accordo con Fineldo e la famiglia Merloni per la cessione di Indesit Company alla società Usa. Whirlpool acquisterà il 60,4% (il 66,8% dei diritti di voto) della compagnia marchigiana per 758 milioni di euro pari a 11 euro per azione. Whirlpool lancerà poi un'opa sulle rimanenti azioni Indesit.

Sale al +3% dopo accordo
In Borsa il titolo Indesit guadagna il 3,04% a 10,85 euro dopo l'accordo con Whirpool. Il gruppo americano offre 11 euro per azioni a Fineldo e alla famiglia Merloni per acquisire complessivamente il 66,8% della società.
  
Con questa operazione nel solo 2014, calcola la Coldiretti, gli stranieri hanno fatto 'shopping' in Italia per circa 2 miliardi di euro. Ecco le operazioni del 2014 e le principali degli ultimi anni:

Pasta, gelatie panettoni
Destinazione Spagna per l'antico Pastificio Lucio Garofalo, che all'inizio di giugno ha ceduto il 52% a Ebro Foods, che è entrato nel capitale del leader italiano nella produzione di pasta premium con 62 milioni di euro. Ebro ha anche oltre il 25% di Riso Scotti. Rilevata invece dai coreani di Haiti Confectionery and Foods la storica gelateria romana Fassi mentre lo scorso anno la multinazionale del lusso LVMH ha acquisito la partecipazione di maggioranza nel capitale sociale della altrettanto storica pasticceria confetteria Cova di Milano.

Moda nel mirino, da Versace a KRIZIA
Allo scoccare delle novanta candeline Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, ha infine scelto di vendere alla cinese Shenzen Marisfrolg Fashion, azienda attiva nel mercato asiatico del pret-a-porter di fascia alta fondata nel 1993 da Zhu ChongYun, ora presidente e direttore creativo della casa di moda milanese. Dopo pochi giorni, al termine di un corteggiamento durato mesi, Versace ha invece aperto le porte al fondo Usa Blackstone, che si è aggiudicato il 20% della casa di moda. A febbraio un altro simbolo del made in Italy, Poltrona Frau, ha cambiato bandiera passando alla famiglia americana Hawort. Lo scorso anno gli emiri del Qatar si erano intanto assicurati Valentino, mentre LVMH di Bernard Harnault nel 2013 ha comprato Loro Piana, avendo già in portafoglio Bulgari, Fendi, Emilio Pucci e Acqua di Parma. E la rivale francese Ppr di Francois-Henry Pinault controlla Gucci, Bottega Veneta e Sergio Rossi - MADE IN ITALY PIACE A ORIENTE: nel 2013: ha preso la via dell'oriente nel 2013 per la prima volta un vino del Chianti, l'azienda agricola Casanova - La Ripintura di Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero, passata a un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong, mentre i gianduiotti Pernigotti erano stati ceduti dalla Averna sempre lo scorso anno al gruppo turco Toksoz. E nel 2012 i pelati della Ar Industrie alimentari Spa erano passati alla Princes Limited, controllata dalla giapponese Mistubishi mentre già dal 2011 lo storico spumante Gancia è andato in mano russa, al 70% di proprietà dell'oligarca Rustam Tariko. Per non dimenticare il Gruppo Agroalimen di Barcellona salito al 75% nella proprietà di Star, o la Fiorucci salumi acquisita dalla Campofrio food holding, o l'olio Bertolli, andato al fondo Usa CVC Capital Partners. ma anche la birra Peroni, passata all'azienda sudafricana SABMiller ormai dieci anni fa, nel 2003. E più di recente, nel 2011, la francese Lactalis è stata protagonista dell'operazione che ha portato la Parmalat a finire sotto controllo transalpino.

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