Cielo, terra e uomini. Questa la cifra del padiglione cinese per Expo 2015, una struttura di 4590 mq, la seconda più grande dopo quella della Germania, che si presenterà all'Esposizione con il concept ''Terra di speranza, cibo per la vita'', ispirato al valore tradizionale di 'armonia', sottolineato dall'uso di materiali di costruzione come riso e bambù. Queste alcune delle novità presentate all'Expo Gate di Milano, dove è svelato il progetto architettonico cinese.
La struttura riprodurrà la forma delle 'onde di grano', raccontando il paesaggio cinese, ''dove la natura - secondo le parole del commissario Wang Jinzhen - si fonde con lo skyline urbano''. Cinque aree, poi, guideranno il visitatore alla scoperta dell'agricoltura, alimentazione, ambiente e natura e sviluppo sostenibile: ''È la prima volta che la Cina - ha continuato Wang Jinzhen - presenta su un palcoscenico mondiale le proprie politiche, la propria storia e innovazione''.
E' la prima volta, però, anche che il Vecchio Dragone parteciperà a un'Esposizione straniera con un padiglione nazionale 'self built', cioè di proprietà e costruzione cinese, che - in questo caso - si andrà ad aggiungere alle altre due strutture cinesi: quella di Vanke, multinazionale leader nel real estate e quello di China Corporate United Pavillion (Ccup), che riunirà una cordata di oltre 20 fra le principali aziende del Paese.
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