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Tesoro, altri 1,8 mld per pagare i debiti della P.A.

Tesoro, altri 1,8 mld per pagare i debiti della P.A.

Assegnata agli enti locali in sede di ripartizione delle risorse stanziate per il 2014

ROMA, 16 maggio 2014, 19:07

Redazione ANSA

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Ministero dell 'Economia e delle Finanze - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ministero dell 'Economia e delle Finanze - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ministero dell 'Economia e delle Finanze - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ulteriori 1,8 miliardi di euro sono stati messi dallo Stato a disposizione degli enti locali, con l'erogazione della terza tranche di risorse finanziarie aggiuntive, "per il pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili maturati a fine 2012". Lo comunica il ministero dell'Economia.
   

"La dotazione finanziaria di questa terza tranche ammonta a circa 1,8 miliardi di euro, assegnata agli enti locali in sede di ripartizione delle risorse stanziate per il 2014 dal decreto legge 102/2013". Il provvedimento - spiega il Tesoro - rientra nella più ampia operazione, avviata con il decreto legge 35/2013, volta al completo pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione. Ad oggi "sono stati già assegnati a comuni, province e comunità montane risorse finanziarie per 3,2 miliardi, interamente erogate per il pagamento ai creditori di debiti arretrati". E "con queste risorse aggiuntive, l'ammontare complessivo delle anticipazioni di liquidità messe a disposizione degli enti locali è pari a circa 5 miliardi". Il ministero spiega anche che "oltre alle anticipazioni di liquidità, gli enti locali hanno potuto utilizzare per il pagamento di debiti arretrati anche deroghe al patto di stabilità interno per un totale di 5 miliardi di euro. Tra maggio 2013 e maggio 2014, dunque, i soli enti locali hanno avuto a disposizione per il pagamento di debiti arretrati circa 10 miliardi di euro". I criteri e le modalità di accesso da parte degli Enti locali interessati alle anticipazioni sono definiti sulla base delle disposizioni previste nell'atto aggiuntivo all'addendum della Convenzione del 23 dicembre 2009, perfezionato tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Cassa Depositi e Prestiti.

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