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Alitalia: stretta negoziati, ancora attesa lettera di Etihad

Tre canali aperti, anche banche e Governo: pronte prime risposte

Compagnia, Governo, banche creditrici: tre canali di confronto paralleli tra l'Italia e Abu Dhabi sono costantemente aperti nell'attesa della lettera dagli emirati, prossimo passaggio formale del dossier Etihad-Alitalia. "Nessuna fase di stand-by, anzi si lavora senza tregua; Il dialogo per la messa a punto finale dell'operazione resta aperto ed è quotidiano, sia direttamente tra i vertici delle due compagnie, sia tra Etihad e gli interlocutori 'di sistema' da cui attende risposte, Governo e banche": è il clima di queste ore così come viene spiegato dal fronte italiano della trattativa. "Nessuna rottura, lavoriamo", viene puntualizzato

Era attesa per domenica la seconda lettera di Etihad ad Alitalia, dopo la prima con cui dopo aver completato la due diligence la compagnia di Abu Dhabi ha posto condizioni severe per chiudere l'operazione, e dopo la risposta inviata da Alitalia per riaprire margini di negoziazione sulla messa a punto finale. Per gli attori italiani della trattativa è confermato che la lettera sarebbe in arrivo, a breve: resta attesa ad ore, e si prevede che possa slittare non oltre domani o martedì. Arriverà poi a stretto giro sul tavolo di un Cda di Alitalia che è pronto ad essere convocato. D

iversi i fronti di negoziazione aperti, dunque. Etihad avrebbe condizionato un investimento dell'ordine di 500 milioni ad una stretta sugli esuberi (che da indiscrezioni potrebbero arrivare a sfiorare quota tremila), alla ristrutturazione del debito per 400 milioni (anche con l'ipotesi di un azzeramento con un convertendo) che è parsi uno dei nodi più difficili da sciogliere, a misure regolamentari (rotte e concorrenza) e infrastrutture (il collegamento di Fiumicino alla rete ferroviaria ad alta velocità), ad una manleva dai rischi legati a contenziosi legali e fiscali precedenti l'investimento del nuovo azionista (che per non andare a stridere con le norme di mercato europee dovrebbe fermarsi appena sotto il 50%).

Sul fronte della forza lavoro la trattativa è con i sindacati ed è in mano ad Alitalia, che ha riconvocato un tavolo per martedì prossimo, riprendendo così il dialogo con le organizzazioni sindacali dopo un ultimo incontro lo scorso 24 febbraio; mentre il Governo ha voce in capitolo sugli ammortizzatori sociali. Dall'Esecutivo, ed in particolare dal ministero dei Trasporti da cui non arriva però alcuna conferma, sarebbero invece ormai in arrivo prime risposte concrete, su rotte e regole di mercato; Un decreto dovrebbe concedere più rotte internazionali allo scalo di Milano Linate: obiettivo che era già stato previsto (e giudicato realizzabile dal ministero) nell'ambito dei progetti per Expo2015; Mentre sarebbe in via di definizione anche il quadro regolamentare più stringente che le compagnie tradizionali invocano da tempo per arginare i "vantaggi competitivi" che, contestano, in Italia avrebbero favorito lo sviluppo delle low-cost.

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