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Mps: via libera sì unanime aumento capitale fino a 5 miliardi

La banca ha convocato l'assemblea straordinaria per il 20-21-22 maggio

Con una riunione inusuale in conference-call sull'asse Milano-Siena, spiegata con la vicinanza delle festività pasquali, il consiglio d'amministrazione del Montepaschi decide all'unanimità di incrementare l'aumento di capitale da 3 a 5 miliardi di euro. La decisione, ha spiegato il Ceo Fabrizio Viola, sarà messa ai voti dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 20 maggio (occorrendo il 21 o il 22) e, se tutto andrà bene, l'operazione si svolgerà tra metà giugno e metà luglio "senza" subire "ritardi sulla tabella di marcia" prevista.

E questa è la motivazione della banca: "In un contesto caratterizzato da elevata incertezza e limitata visibilità in merito al cosiddetto processo di comprehensive assessmemt, che comprende lo stress test e l'asset quality review, condotto dall'Autorità di vigilanza a livello europeo, Mps ha deciso di adeguare i propri indicatori patrimoniali ai migliori standard di mercato". Con questa mossa il coefficiente patrimoniale salirà al 13,6% in termini di Common equity Tier 1. In altre parole, come spiegato da Viola, la banca avrà "2 miliardi di riserva patrimoniale in più che ci consente di fare questo esercizio (stress test, ndr) con più tranquillità". La ricapitalizzazione, ha proseguito il banchiere intervistato da SkyTg24 nella sede milanese del Monte, "consentirà il rimborso entro l'anno di 3" dei 4 miliardi dei Monti bond sottoscritti dal Tesoro, così come concordato con la Commissione europea. Una mossa che, ha tenuto a precisare facendo riferimento indirettamente al 'decreto-stangata' sulle quote Bankitalia, "assume particolare importanza soprattutto in un momento in cui il Governo è impegnato a reperire le risorse per supportare" il Def per "stimolare la crescita". Viola, che a questo punto non vede più un rischio nazionalizzazione del Montepaschi, ha assicurato l'impegno di mantenere la banca a Siena e "l'auspicio di riportarla in tempi brevi in una situazione di redditività a di remunerare il capitale".

La riunione del Cda è stata seguita con attenzione, oltre che dal mercato (in Borsa +2,81% a 0,23 euro), dalla Fondazione Mps, ormai socio al 2,5%. L'ente, che ha vincolato la quota in un patto parasociale sul 9% con i soci sudamericani Fintech Advisory (4,5%) e Btg Pactual (2%), valuterà la "mutata situazione" quando saranno "resi noti i dettagli dell'operazione" per decidere l'adesione all'aumento in modo da non diluirsi. Intanto, all'interno di Palazzo Sansedoni, si è appreso da fonti vicine all'ente, "c'è serenità". Ma prima dell'assemblea di metà maggio, i vertici di Mps porteranno davanti ai soci i conti del 2013, in occasione dell'assemblea del 29 aprile (in seconda convocazione). Un appuntamento in teoria rituale ma che forse, dopo questa giornata, lo sarà un po' meno.

Intanto, dal fronte giudiziario è emerso che la Suprema Corte ha deciso che deve tornare al Tribunale del riesame di Siena il ricorso col quale i pm senesi, nell'ambito dell'indagine sull'acquisizione di Antonveneta, avevano chiesto alla Cassazione di annullare il 'no' all'istanza di sequestro di 170 milioni di euro a carico di JpMorgan.

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