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Delrio, non accettiamo ricatti dalle banche

Delrio, non accettiamo ricatti dalle banche

Il braccio destro di Renzi risponde all'Abi: è ora di erogare credito alle famiglie

15 aprile 2014, 15:23

Redazione ANSA

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Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Le banche dicono che per colpa di questa tassazione toglieranno il credito alle famiglie e alle imprese? Noi non ci stiamo, è un ricatto che non accettiamo". Ad alzare la voce è Graziano Delrio, ospite di Porta a Porta. "Le banche - ha proseguito il plenipotenziario del governo renzi - hanno ricevuto mille miliardi dalla BCE e non hanno trasferito alle famiglie quasi nulla di quei soldi".

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha deciso insomma di ribattere a muso duro 'all'allarme' lanciato nel pomeriggio dal direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini. L'aumento della tassazione sulle plusvalenze bancarie dalla rivalutazione delle quote Bankitalia (previsto come copertura del taglio Irpef) "sottrarrebbe 1 miliardo di liquidità alle banche destinato a fare prestiti a famiglie e imprese", ha messo in guardia il direttore generale dell'Associazione Bancaria Italiana. Traduzione: con l'aumento della tassazione si avrebbe un aumento del credit crunch. Ovvero la penuria creditizia che sta (in parte) soffocando la ripresa.

Ma Delrio non ci sta. Nonostante l'intervento previsto dal governo, "le banche hanno tutta la capacità, la possibilità, di cominciare ad erogare più credito alle famiglie. È ora di cominciare", dice chiaro e tondo Delrio da Vespa.

Il braccio destro di Renzi ha quindi escluso categoricamente l'ipotesi di una manovra correttiva. "Il DEF è un documento molto prudente e pesante, non è fatto di voli pindarici. Stiamo facendo un lavoro molto serio e affidabile e i conti torneranno così come non si è mai visto", ha precisato. "Non è una manovra spot".

Quindi un'ulteriore conferma. "Abbiamo già detto che non prevediamo nessun intervento sulle pensioni, ad oggi, nel senso che si tratta di un intervento non previsto dal governo". Poi un colpo anche a Beppe Grillo. "Non c'è nessuna P2 che abita a Palazzo Chigi, la P2 è stata una disgrazia per questo Paese", dice Delrio soffermandosi sull'attacco lanciato oggi dal leader del Movimento 5 Stelle e sottolineando che il governo "sta andando contro tutti i poteri costituiti".

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