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Barbero, Alabama e il passato che ci divora

Barbero, Alabama e il passato che ci divora

Il nuovo romanzo storico che evoca schiavitù e razzismo

ROMA, 24 aprile 2021, 11:06

(di Mauretta Capuano)

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ALESSANDRO BARBERO, ALABAMA (SELLERIO, PP 272, EURO 15). Un eccidio di neri durante la Guerra di Secessione americana nel trascinante racconto di un soldato dell'esercito del Sud, Dick Stanton, unico testimone sopravvissuto, pungolato in fin di vita da una giovane studentessa che vuole ricostruire la verità. Nel suo nuovo romanzo 'Alabama', in libreria per Sellerio, Alessandro Barbero ci racconta un episodio di violenza razzista del passato che ci porta nel cuore delle ferite aperte dell'America dell'omicidio dell'afroamericano George Floyd, del movimento Black Lives Matter e dell'assalto a Capitol Hill dello scorso gennaio.
    "'Alabama' è un romanzo storico ambientato nel Sud degli Stati Uniti che evoca un episodio della guerra civile americana, il problema della schiavitù e del razzismo, della violenza contro i neri negli Stati Uniti. E' stato scritto nel corso degli anni e non aveva nessuna intenzione di attualità, ma esce in un momento in cui l'America è immersa fino al collo in queste cose, che sembrava si fosse lasciata dietro. E' sorprendente come un passato di 150 anni fa continui a divorare le vite della gente di oggi" dice all'ANSA Barbero, Premio Strega 1996 con 'Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo'.
    "A me piace avere dei cantieri aperti che durano a lungo. Ho dei libri che mi porto dietro anni e anni perchè mi piace centellinarli. Ho lavorato per anni ad Alabama perchè la guerra civile americana è sempre stata una mia grande passione. Ho passato molto tempo a leggere tutto quello che mi capitava e specialmente memorialistica. Il romanzo è in gran parte narrato in prima persona da un reduce e cerca di evocare il linguaggio, il tono, le idee di una persona così lontana da noi oggi come può essere un contadino ignorante del Sud di 150 anni fa" sottolinea lo scrittore, storico, accademico, esperto di storia militare.
    E del verdetto di condanna dell'ex agente Derek Chauvin che ha soffocato Floyd tenendo il ginocchio sul suo collo per 9 minuti e 29 secondi, Barbero dice: "la sentenza non poteva che essere quella, altrimenti gli Stati Uniti rischiavano di nuovo un'ondata di violenze. E' impressionante anche per noi storici vedere come la storia continui ad afferrare la società e a tirarla indietro, ad ancorarla a problemi che dovrebbero essere superati e invece non si superano. Il passato non passa". Fino a qualche anno fa, racconta Barbero, "pensavo che gli Stati Uniti fossero più maturi da questo punto di vista. Mi capitava di fare il confronto con noi. La guerra civile americana sono gli anni Sessanta dell'Ottocento, la stessa epoca della nostra unificazione e del brigantaggio e così via. Mi dicevo 'guarda, da noi quelle cose li continuano a spaccare il Paese dopo 150 anni. Questo gli Usa lo hanno superato, in fondo il vecchio Sud continua ad avere le sue bandiere confederate che sventolano sugli edifici pubblici e le statue dei generali sudisti, però nessuno dice 'dovevamo vincere, dovevamo separarci dagli Stati Uniti'. Alla bandiera a stelle e strisce sono ancora più fedeli nel Sud che nel Nord. Il fatto che ci siano le statute dei generali sudisti dimostra una maturità, in fondo uno li onora anche se hanno combattuto per una causa sbagliata. E invece oggi si scopre che il problema del razzismo e del rapporto fra bianchi e neri non è per niente risolto".
    La lezione, ancora una volta, è che "non dobbiamo mai dare niente per scontato e niente per acquisito. Vale anche - dice ironizzando Barbero - per cosettine come la democrazia, i diritti, il welfare state, l'eguaglianza. Lo stiamo ben vedendo che non si deve mai dare niente per acquisito". E si sofferma sulla "facilità con cui la storia diventa propaganda, argomento per creare spaccature perchè si confondono la storia e la memoria. La storia fatta da noi storici quando è vista onestamente ti aiuta a esorcizzare questi fantasmi perchè vuol dire vedere i diversi punti di vista delle cose. E invece la storia nel nostro mondo viene brandita come un arma per mettere qualcuno contro qualcun altro". "Avremo bisogno che si insegnasse e si studiasse di più la storia da noi anzichè togliere ore nei programmi scolastici" dice lo scrittore che in 'Alabama' inventa una voce indimenticabile che ci mette davanti a noi stessi e agli spettri che ritornano.
   

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