PATTY PRAVO, MINACCIA BIONDA - A modo mio sempre controtempo, a cura di Pino Strabioli e Simone Folco (Rizzoli, pp.192, 25 euro). Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa.
A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco.
Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo.
Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo".
Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento").
Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
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