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Rundell, letteratura per ragazzi vale sempre

Esce saggio sul valore universale dei libri

 KATHERINE RUNDELL, PERCHÉ DOVRESTI LEGGERE LIBRI PER RAGAZZI ANCHE SE SEI VECCHIO E SAGGIO (RIZZOLI RAGAZZI, PP. 80, EURO 10,00). Mischiare i generi, andare avanti e indietro, leggere contemporaneamente Joyce e Dahl, i saggi di Derrida e le avventure di Mary Poppins. Katherine Rundell, la più giovane docente di Oxford, autrice pluripremiata, va contro i pregiudizi e gli snobismi di chi pensa che sia una perdita di tempo leggere libri per ragazzi dopo una certa età. Nel suo appassionato saggio: 'Perchè dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio', che esce per Rizzoli il 25 febbraio e sarà il titolo di punta della casa editrice alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna 2020, ci mostra come le storie per piccoli e adolescenti siano un luogo in cui cercare nuovi stimoli e i mondi.
    Ma chi ha detto che c'è un'unica direzione di lettura nella vita? chiede la Rundell e spiega che "leggere libri per ragazzi da adulti non è regredire, non è tornare indietro, al contrario se li abbandoniamo del tutto ''lo facciamo a nostro rischio e pericolo, perché rinunciamo a uno scrigno di meraviglie che, guardate con occhi adulti, possiedono una magia completamente nuova''.
    "Scrivo narrativa per ragazzi da oltre dieci anni ormai, e faccio ancora fatica a darne una definizione. Ma so con certezza che cosa non è: non è solo per ragazzi" aggiunge soffermandosi sulla scarsa considerazione che ha avuto questo genere di letteratura nonostante la sua lunga e nobile storia. "Sul volto di certe persone si disegna un sorrisetto particolare quando racconto loro che cosa faccio, più o meno lo stesso che mi aspetterei di vedere se dicessi che costruisco minuscoli mobili da bagno per elfi"racconta la scrittrice che ha passato l'infanzia tra Africa ed Europa e ha poi viaggiato in tutto il mondo. Ricercatrice presso l'All Souls College di Oxford, nel 2019 è stata finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi con 'Capriole sotto il temporale' pubblicato in Italia da Rizzoli come gli altri suoi libri tra cui 'Sophie sui tetti di Parigi' (2015), 'La ragazza dei lupi' con cui nel 2017 ha vinto il Premio Andersen nella categoria 9/12 anni e 'L'esploratore', vincitore del prestigioso Costa Award.
    Questa volta la scrittrice, che verrà in Italia in settembre per il Festivaletteratura di Mantova, firma un'appassionata difesa in cui invita a pensare ai libri per ragazzi come "alla vodka della letteratura". "I romanzi migliori sanno rendere la speranza, la rabbia, la gioia, la paura nelle loro forme più pure e archetipiche" dice la Rundell e ricorda che "le fiabe non sono mai state solo per i bambini. Si rivolgono, caparbie e combattive, a tutti: vecchi e giovani, uomini e donne di ogni paese".
    Nel saggio viene ripercorsa anche la storia ed evoluzione della letteratura per ragazzi e viene messa in risalto la sorprendente valenza politica dei libri per ragazzi: così Mary Poppins è una hippy ante litteram, ma anche la grande capacità di farci tornare all'immaginazione e alla capacità di "leggere con il cuore aperto". Soffermandosi sul discorso per il premio Nobel di Kazuo Ishiguro che sottolineava come ci si debba impegnare "a non definire in modo eccessivamente riduttivo e tradizionale che cosa costituisce la buona letteratura" e sull'abilità nel costruire la trama delle sue storie di Elena Ferrante, la Rundell non nasconde come la la letteratura per l'infanzia "abbia bisogno di allargare i propri confini e di cambiare, così come si è allargata e trasformata altre volte".
    Nella nota all'edizione italiana parla di Italo Calvino e dice: "Non sono convinta che 'Il barone rampante' sia un libro per ragazzi, o che parli di un ragazzo, ma credo sia la prova perfetta di quanto un libro possa essere ricco e diverso a seconda dell'età in cui lo si legge" e questa in fondo è l'essenza di questo breve ma prezioso saggio. 
   

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