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Lopez Barrio, Tangeri come la mia Flora

Lopez Barrio, Tangeri come la mia Flora

Nuovo romanzo della scrittrice finalista al Planeta

ROMA, 14 ottobre 2018, 12:52

Mauretta Capuano

ANSACheck

La copertina del libro Nebbia a Tangeri - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina del libro Nebbia a Tangeri - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina del libro Nebbia a Tangeri - RIPRODUZIONE RISERVATA

CRISTINA LOPEZ BARRIO, NEBBIA A TANGERI (DEA PLANETA, PP 329, EURO 16,50) Una città sensoriale, che spezza il guscio in cui sono rinchiuse le emozioni di una donna alla ricerca della propria identità. Tangeri e Flora si fondono nel nuovo romanzo della scrittrice madrilena Cristina Lopez Barrio, 'Nebbia a Tangeri', che in Spagna ha venduto oltre 100 mila copie e il 16 ottobre esce in Italia per DeA Planeta nella traduzione di Iaia Caputo.
    "Persa dentro se stessa, Flora non riesce a trovare una via d'uscita, come è difficile trovarla nel labirinto della Medina" spiega l'autrice, finalista al premio Planeta 2017, che racconta le emozioni dei suoi personaggi attraverso i luoghi. Storia d'amore, di una donna in fuga, imprigionata in un matrimonio finito di cui non sa come liberarsi, che va in Marocco alla ricerca dell'uomo, Paul Dingle, con cui ha passato una notte indimenticabile, il 12 dicembre del 2015 in un hotel di Madrid, 'Nebbia a Tangeri' assume ad un certo punto toni noir e vede Flora trasformarsi in una detective letteraria.
    Flora corre, inciampa, cade, si rialza, lungo le strade di Tangeri, porta d'ingresso all'Africa, città del vento e dei gatti. Cerca Paul Dingle. Al collo ha il ciondolo a forma di croce che si è portata via quando se ne è andata dalla stanza dell'hotel di Madrid lasciando un post-it con il suo numero di cellulare. L'unico indizio che ha adesso per ritrovare il suo amante di una notte è il romanzo che lui stava leggendo: 'Nebbia a Tangeri' della scrittrice Bella Nur di cui è protagonista un certo Paul Dingle scomparso a Tangeri il 24 dicembre del 1951.
    Il mistero si fa fitto. Ma i Paul Dingle sono due? Qual è il confine tra realtà e finzione? Fino a che punto il personaggio di un libro può prendere vita? Ma di chi si è innamorata Flora? "E' forse finita a letto con il protagonista di un romanzo?" come le dice via Skype la sua psicoanalista argentina Deidè, uno dei personaggi più riusciti del libro.
    'Nebbia a Tangeri' è in fondo e soprattutto un romanzo sulla creazione artistica, in un mirabile intreccio. I principali riferimenti sono 'Continuità nei parchi' di Julio Cortazar e 'La decadenza della menzogna' di Oscar Wilde in cui l'autore dice che "è la vita ad imitare l'arte e non il contrario", spiega la scrittrice che, spostando i suoi lunghi capelli neri, cita molte volte anche Angel Vasquez. "Racconto l'importanza della letteratura e quanto i libri e la lettura possano influire sulle nostre vite" dice Cristina Lopez Barrio, 48 anni, mostrando i luoghi emblematici di Tangeri e del libro tra cui l'Hotel Nord Pinus e Villa Mimi Calpe, che hanno ispirato le dimore dei protagonisti e la foto appesa alla parete del 'Morocco Club' che ritrae lo scrittore Mohamed Choukri, morto nel 2003, l'autore di 'Pane nudo' al quale "mi sono ispirata per le storie di marginalità e la figura di Samir nel mio romanzo" dice. Poi la libreria Des Colonnes, regno dei beat e di Paul Bowles, dove Flora cerca un contatto con la scrittrice Bella Nur e Villa Josephine, dove prenderà con lei una cioccolata calda.
    Romanzo nel romanzo, con la struttura delle scatole cinesi e la tecnica dell'epopea, il libro racconta la Tangeri di oggi, con una grande nostalgia del suo passato glorioso e alla ricerca di una identità nuova, e quella Internazionale degli anni Venti-Trenta, in cui convivevano pacificamente musulmani, ebrei sefarditi e cristiani. Ci sono le toccanti leggende delle montagne del Rif, come quella del tamburello fatto con la pelle di donne uccise che al tocco fa risuonare la loro voce e storia, quelle del folklore ebraico con la figura dell'Aisha Kandisha, che nelle notti di vento fa sparire gli uomini all'improvviso. E poi i gioielli e amuleti berberi, animali inventati come l'astrogodone, un uccello invisibile le cui uova, se non si rompono, fanno avverare i desideri. Tre i piani e i punti di vista della storia: quello del lettore, di Flora che all'inizio si presenta come un Don Chisciotte in gonnella, e del romanzo che lei legge. E ci sono due voci narranti, quella in terza persona di Flora e quella in prima persona di Marina Ivanovna, protagonista di 'Nebbia a Tangeri' di Bella Nur. La messa a fuoco psicologica "è esclusivamente su Flora che ha da poco superato i 40 anni e sa che le resta poco tempo per avere un figlio, come vorrebbe sua madre. Non sappiamo mai cosa passa invece per la testa di suo marito" spiega la Lopez Barrio, per 13 anni avvocato, autrice di 6 libri, tra cui uno per ragazzi, di cui sono già usciti in Italia, per Sperling&Kupfer, 'La casa degli amori impossibili' e 'La notte dell'ultimo bacio'.
    Il prossimo sarà ambientato in Spagna, "nel luogo di vacanza dove ho trascorso la mia infanzia e gioventù", dice la scrittrice che il 23 ottobre sarà al Circolo dei lettori di Torino.
   

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