Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

De Cataldo e i misteri degli anni '70

De Cataldo e i misteri degli anni '70

''L'agente del caos'', romanzo di chi sa ma non ha le prove

ROMA, 09 luglio 2018, 14:30

Paolo Petroni

ANSACheck

Giancarlo De Cataldo L 'agente nel caos - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giancarlo De Cataldo L 'agente nel caos - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giancarlo De Cataldo L 'agente nel caos - RIPRODUZIONE RISERVATA

 GIANCARLO DE CATALDO, ''L'AGENTE DEL CAOS''(EINAUDI, pp. 324 - 19,00 euro).
    Pasolini, a proposito di tanti misteri italiani, scriveva ''io so, ma non ho le prove''. Questo ultimo romanzo di Giancarlo De Cataldo si direbbe parta da un'affermazione simile, visto che lo scrittore, come ha fatto per i suoi più fortunati libri precedenti, da 'Romanzo criminale' a 'Suburra', sembra sempre partire da alcuni dati, da indizi, fatti e persone reali, per costruire poi la sua storia che, non avendo le prove, può trovare la propria verità solo in quella della letteratura.
    Qui il protagonista è Jay Dark, un agente della Cia che non si sa se sia vivo o sia ormai morto e faceva lo spacciatore di droga, anzi, per la precisione, di Lsd, con cui doveva inondare i movimenti contestatori e rivoluzionari degli anni '70 per farli entrare in confusione e quindi svuotarli di forza. Ma protagonista del romanzo, allo stesso tempo, è anche lo scrittore stesso, che cerca di ricostruire la vicenda inquietante di Dark ed è in crisi etica e esistenziale, visto il successo popolare dei suoi personaggi più neri, quando viene avvicinato dall'avvocato californiano Flint che dice di aver conosciuto Jay, di essergli stato sempre vicino e quindi l'unico che possa riferirne la vera storia, molto più romanzesca di quel che si possa immaginare, perchè venga scritta correttamente.
    Una storia, ovviamente, che apre squarci inquietanti e paradossali di traffici e interessi internazionali, tra America e Europa, relativamente a quel decennio e appunto la storia e il peso che vi ebbe l'Lsd prodotto e elargito a piene mani, creandogli anche giustificazioni culturali e legate alla conoscenza, sfruttando quanto già messo in atto da Timothy Leary professore guru ad Harvard che, dopo i funghi allucinogeni, aveva scoperto appunto il dietilammide dell'acido lisergico e ne sperimentava gli effetti con gli studenti, secondo una filosofia che invitava ad uscire da se stessi in una sorta di processo di trascendenza.
    Da dove nasce, da quali dati reali possa essere partito De Cataldo per creare Jay Dark è stato ormai scritto, ricordando l'inquietante figura dell'agente americano Roland Stark, implicato in storie di stupefacenti e in contatto con i movimenti armati del tempo, dall'Olp alle Br, così da venir arrestato in Italia al momento del rapimento Moro, ma di cui poi non si sa più niente. Dark e Stark agenti appunto del caos, creatori di confusioni e situazioni in cui tutto potesse diventare oscuro e diversamente connotato da quel che in realtà è, in modo che potessero sorgere domande senza una riposta possibile, visto che i contorni delle cose si confondono, i ruoli delle persone pure, la verità è pirandellianamente inafferrabile e il bene e il male prendono diverse valenze. Del resto il vero grande personaggio creato da De Cataldo per questa sua abilissima narrazione condotta su più piani e al limite del credibile (ma persino la Settimana enigmistica ci ha abituati a sapere che la realtà supera la fantasia) è il dottor Kirk, scienziato cui Dark è umanamente molto legato che lavora per i servizi americani e per se stesso: ex criminale nazista, ha una sua teoria sulla necessaria creazione del caos universale come resa dei conti dell'uomo e del suo mondo. Infine, se Dark sia vivo o morto, o magari si sia presentato sotto l'identità di Flint per raccontare la sua versione, non lo anticipiamo ovviamente, perché lo deciderà il lettore dopo essere arrivato all'ultima pagina del libro, che una volta di più ci ricorda come si sia vissuta un'epoca di misteri che in gran parte sono ancora tali e forse, davvero, nascondono risvolti.... incredibili.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza