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Morpurgo e lo sbarco di Tips

Morpurgo e lo sbarco di Tips

"La storia ci dice da dove veniamo, dimenticare è perdersi"

BOLOGNA, 28 marzo 2018, 20:50

Mauretta Capuano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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    (MICHAEL MORPURGO, LO SBARCO DI TIPS ,IL BATTELLO A VAPORE, PP. 176, EURO 16.oo) Memoria e storia sono strettamente collegate nei libri di Michael Morpurgo, autore pluripremiato di oltre 100 libri, tra cui 'War Horse' da cui Steven Spileberg ha tratto il famoso film, che raramente si concede alla stampa.
    "La storia è un elemento fondamentale nella crescita dell'individuo, ci dice da dove veniamo. Chi non conosce la storia si perde. E' fondamentale sapere la nostra origine, la cultura a cui apparteniamo e a cui appartengono gli altri. Così si crea l'empatia di cui abbiamo tanto bisogno oggi. Viviamo in un mondo in cui è difficile che i giovani capiscano i vecchi, gli italiani gli inglesi e viceversa. E' tutta una questione di mettersi nei panni degli altri e davvero questo adesso è molto importante" ha detto lo scrittore inglese alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, dove ha presentato 'Lo sbarco di Tips' (Il Battello a Vapore), tradotto per la prima volta in italiano da Marina Rullo, con le illustrazioni di Michael Foreman.
    Nel romanzo, destinato ai ragazzi dai dieci anni, racconta il D-Day, come è stato chiamato il giorno in cui gli Alleati sbarcarono sulla costa francese il 6 giugno 1944, attraverso il diario di una ragazzina di quasi dodici anni, Lily Tregenza, la cui principale occupazione è recuperare la sua gatta vagabonda, Tips. "E' fondamentale passare i ricordi di generazione in generazione per non dimenticare chi siamo" sottolinea lo scrittore, 74 anni, che vive nel Devon e nei suoi romanzi parla sempre di guerra. "Si scrive di cose di cui ci si interessa. La principale per me è la pace perchè sono cresciuto in una Londra bombardata. Era appena finita la seconda guerra mondiale e tutti parlavano di guerra. Sul camino di casa mia era appesa la foto di mio zio morto a 21 anni. Ho conosciuto solo la sua fotografia. Con i miei amici giocavamo nelle zone bombardate. Ho imparato anche che la guerra può distruggere le famiglie quando i miei si sono divisi. E' per questo che scrivo di guerra nei miei racconti, ma di guerra e riconciliazione. Non voglio mai glorificare" spiega.
    Forte nelle sue storie anche il rapporto tra bambini e animali. "Io e mia moglie abbiamo creato un progetto di beneficienza nel Devon, fuori Londra, dove viviamo, per far conoscere ai ragazzi cresciuti in città la vita in campagna e finora più di centomila giovani hanno potuto vivere e lavorare nelle fattorie. E' un privilegio poter osservare il rapporto che si crea tra animali e bambini fatto di paura, rispetto e senso di sicurezza" racconta Morpurgo che ha nove nipoti ed è stato maestro elementare prima di diventare scrittore. "'La regola d'oro è non annoiare i bambini' mi disse un giorno mia moglie. E ho seguito il suo consiglio quando ho capito che i bambini si distraevano mentre raccontavo oralmente in classe delle storie più o meno classiche. Così ne ho inventata una mia e ha funzionato. La responsabile scolastica che la aveva ascoltata insieme ai bambini mi ha invitato a scriverla e la ha spedita a un suo amico editore" dice Morpurgo che così ha cominciato a pubblicare libri per bambini e ragazzi ma che parla di se stesso come "un raccontatore di storie" piuttosto che come di uno scrittore.
   

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