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Vero e falso del cibo, miraggi e bugie

Vero e falso del cibo, miraggi e bugie

Il nutrizionista Ticca smonta luoghi comuni e idee sbagliate

ROMA, 26 marzo 2018, 09:53

Luciano Fioramonti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 MARCELLO TICCA, MIRAGGI ALIMENTARI (EDITORI LATERZA, PP 234, 15 EURO). A voler dare retta alla valanga di informazioni che travolge ogni giorno chi vuole nutrirsi in modo corretto l' indigestione di luoghi comuni è assicurata. Sarà che la rete ha moltiplicato le possibilità di diffusione di mode, diete e pratiche alimentari spesso strampalate, sarà per le rubriche e i talent che infarciscono i palinsesti di ogni tv fino a notte, o perché la maggiore consapevolezza del consumatore costringe produttori e aziende ad adeguarsi e a rilanciare, fatto è che diventa sempre più difficile capire se nel piatto stiamo mettendo la cosa giusta.
    Il nutrizionista Marcello Ticca, tra i massimi esperti italiani di alimentazione, offre la sua risposta con "Miraggi alimentari.
    99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo" nel quale smonta idee sbagliate, credenze infondate ma dure a morire, e menzogne belle e buone suggerendo la strada per stare davvero meglio.
    Siamo alle prese con "la indistruttibilità di invenzioni sempre nuove e soprendenti, scrive Ticca, "incontriamo questi miraggi alimentari nelle conversazioni tra amici, nei colloqui con i pazienti, sulle pagine dei giornali e purtroppo anche in talune dichiarazioni di persone appartenenti al mondo sanitario". L' obiettivo dell' esperto è duplice: smentire certe idee discutibili ma anche fornire notizie utili come indicare "i rischi insiti in mode alimentari discutibili, dal digiuno prolungato al vino inteso come farmaco", al sushi e agli "energy drinks". E affrontare l' avversione contro le carni rosse e i "pretesi veleni bianchi, ossia farina, latte e zuccheri. Su un punto Ticca è d' accordo: "niente da ridire sulle critiche all' abuso di sale". Molto, invece, va detto dei riflessi che possono avere alcune tendenze attuali: i cibi light o quelli integrali, gli alimenti senza glutine o i sostituti dei pasti, gli integratori e i cosiddetti "supercibi". L' elenco è pieno di sorprese: Il latte a lunga conservazione perde ben poco del suo valore nutritivo rispetto al prodotto fresco. In caso di diabeti i dolci possono non essere eliminati ma vanno dosati "con oculatezza" evitando di aggiungerli ai pasti normali (prima regola: non aumentare di peso, fare attività fisica e non mangiare troppo in generale). Meglio la frutta di estratti e succhi ma meglio questi che niente. Il caffè all' americana non è più leggero dell' espresso, la quantità di caffeina nella tazza è anzi maggiore. Non è del tutto vero che gli agrumi curino il raffreddore, che il caffè aiuti a dimagrire. Meglio optare per una cena leggera ma non c' è alcun "coprifuoco" specifico per la pasta e "nessun valido motivo per non consumare anche prodotti ricchi di carboidrati nel corso del pasto serale". E' sbagliato evitare di mangiare tra un pasto è l' altro. Sullo zucchero vanno evitati gli eccessi: nessuna autorità scientifica consiglia di escluderli ma di limitarne il consumo (occhio a bevande e snack). La carne di maiale non è più grassa delle altre, anzi ha meno acidi grassi saturi. Il pesce non è più ricco di fosforo rispetto alla carne.
    Delusione per chi cerca "aiutini" da ostriche, peperoncino, caffè, tartufi e vino: pare non ci sia traccia di cibi veramente afrodisiaci. Gli alimenti surgelati non sono più "poveri" dei freschi, in alcuni casi è vero il contrario. Altro mito da sfatare, il burro: non è più grasso dell' olio, ma quest' ultimo è imbattibile per grassi insaturi (buoni) ed equilibrio. L' olio di semi non è più leggero dell' olio di oliva. Altro che consumarla "lontano": per una persona sana la frutta è il modo migliore per concludere un pasto. Bere durante i pasti non solo non è sbagliato ma è utile perché aiuta a sentirsi sazi e a favorire la digestione. E cosi via, demolendo passo passo tante convinzioni radicate ma senza fondamento.
    C' è spazio anche per le mode bizzarre: una ditta giapponese vende via web occhiali con lenti blu, farebbero dimagrire per il loro colore "respingente". Da qui il consiglio di mettere una luce blu nel frigo, di usare tovaglie, contenitori e piatti blu.
    Per Ticca è un metodo divertente, ma discutibile e sconsigliabile perché tra l' altro, dicono gli specialisti in oculistica, la luce blu è dannosa per la retina. E' il caso di dire che con il cibo bisogna tenere gli occhi bene aperti.
   

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