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Napoleoni, Kim Jong-Un nemico necessario

Napoleoni, Kim Jong-Un nemico necessario

Ritratto leader coreano che fa paura a Trump

ROMA, 31 gennaio 2018, 12:47

di Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 (ANSA) - ROMA, 31 GEN - LORETTA NAPOLEONI, 'KIM JONG-UN. IL NEMICO NECESSARIO' (Mondadori, pag. 255, euro 19,50).
    E' il più giovane capo di Stato al mondo, 34 anni, catapultato al potere nel 2011 dalla morte improvvisa del padre.
    Di lui conosciamo la sfrontatezza sul tema del nucleare e i lanci con cui ha mostrato al mondo (soprattutto al suo) di cosa è capace. Abbiamo letto dei delitti con cui si sarebbe sbarazzato di rivali e nemici, a partire dallo lo zio Chang Sung-taek e il fratellastrao Kim Jong Nam. Spesso abbiamo sorriso davanti al suo look. Un tiranno a tratti ridicolo, a tratti sanguinario. Troppo inaffidabile per avere in mano il destino del mondo. Ma chi è davvero Kim Jong-Un, Leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, l'uomo che fa tremare Trump e l'Occidente, mentre in patria il popolo sacrificherebbe la vita al suo altare? E' all'uomo chiave della politica internazionale dei prossimi anni che Loretta Napoleoni, economista, consulente di governi e organizzazioni internazionali e firma de Il venerdì di Repubblica, dedica ''Kim Jong-Un Il nemico necessario'' (ed. Rizzoli, pp. 260- 19,50 euro), racconto di un paese affascinante, spesso poco noto, e del suo leader, molto più stratega di quanto le cronache vogliano raccontare.
    ''L'idea - spiega l'autrice all'ANSA - nasce da mie ricerche personali. Volevo capire io chi abbiamo di fronte''. Tra testimonianze di diplomatici, dissidenti ed esperti, si va indietro nella storia delle due Coree, divise con un righello al 38/o parallelo, primo grande conflitto della Guerra Fredda. Ma anche alle gesta di Kim Il-sung, nonno dell'attuale leader (con il quale volutamente accentua la somiglianza), fondatore dello Juche, ideologia semi-religiosa sconosciuta all'Occidente ma indispensabile per comprendere la psicologia dei sudditi di Kim.
    Si scopre una nazione diversa dall'immaginario collettivo, cuscinetto di confine fondamentale per la Cina, che "per questo non ha alcun interesse ad applicare le sanzioni chieste dall'Occidente'', dove tra una doppia economia ufficiale e di corte, il proliferare dei Parchi giochi nella capitale Pyongyang, il popolo è convinto di vivere nel luogo migliore del mondo e della propria superiorità di razza. ''Kim è il nemico necessario a noi, all'Occidente, perché nasconde le nostre debolezze - racconta l'autrice - E' molto più facile attribuire alla Corea del Nord alcuni dei più grandi cyber attacchi degli ultimi anni, piuttosto che domandarsi chi ci sia davvero dietro.
    La verità è che abbiamo compiuto enormi errori di valutazione, soprattutto dopo la caduta del muro di Berlino''. Oggi Kim, che mentre il libro era in stampa ha annunciato a sorpresa che le due Coree gareggeranno insieme alle Olimpiadi, ''è un Millennial. E come tutti i Millennial è pragmatico, non ideologico. È nato nella globalizzazione, conosce l'importanza della comunicazione. Ha una visione politica completamente diversa dal padre e dal nonno. Ha ragione Trump quando dice che non può essere uno sciocco uno che a 27 anni sale al potere, nonostante la sfilza di chi voleva il suo posto. Forse è aiutato, ma tutto è ben costruito nei minimi dettagli, dalle purghe veloci e mirate alla scalata al nucleare. Che a lui serve prima di tutto per mantenere il potere all'interno del paese e scongiurare un'altra guerra di Corea''. L'escalation dei Tweet di Trump (raccolti in una delle appendici) racconta la sua crescente preoccupazione. ''E' curioso che questo libro sia stato comprato subito da un editore australiano, ma non negli Usa - prosegue la Napoleoni - Segno che non hanno capito la portata della questione. Diciamo che nessuno dei due, ne' Trump ne' Kim, ha interesse a far scoppiare una guerra nucleare. Ma Trump quel famoso bottone non lo può spingere in un attimo da solo. C'è una lunga trafila di controlli di sicurezza. Al contrario Kim può. Il futuro? Dipenderà molto dal clima che si costruirà. Per questo è importare capire e calmare la situazione''.
   

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