Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Hunziker, vita apparentemente perfetta

Hunziker, vita apparentemente perfetta

La showgirl si confessa, gli anni bui nelle mani di una setta

ROMA, 23 novembre 2017, 10:02

di Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

MICHELLE HUNZIKER - UNA VITA APPARENTEMENTE PERFETTA (MONDADORI, PP. 264, EURO 18,00). "Com'è possibile che sia cascata nel tranello del maestro di una setta? Che abbia accettato di farmi gestire la vita e la carriera prima da lei, poi dai capi della sua organizzazione? Che abbia ubbidito a ordini a volte assurdi? Che mi sia ritrovata a credere che Clelia fosse una sorta di messia e di essere io stessa la reincarnazione della sorella di Gesù, una donna macchiata da peccati ancestrali da meritare, se mi fossi allontanata dalla setta, la morte, dell'anima e del corpo? Che abbia tremato e sofferto per le punizioni, le minacce, gli anatemi? Perché può succedere a tutti. Anche a te che stai leggendo, a tuo figlio, tua figlia, al tuo partner, ai tuoi genitori. Il punto è che tutti abbiamo le nostre fragilità, i nostri punti deboli, i nostri bisogni inespressi, le nostre paure". Michelle Hunziker racconta il suo periodo più buio, cinque anni d'inferno, nel nuovo libro 'Una vita apparentemente perfetta'.

    Tutti conoscono la professionista dello spettacolo di origine svizzera (madre di tre figlie, Aurora avuta dal primo marito Eros Ramazzotti e le piccole Sole e Celeste dal secondo Tommaso Trussardi) per il senso dell'umorismo, l'autoironia, i lunghi capelli biondi e il sorriso sfolgorante. Eppure c'è stato un tempo in cui quel sorriso era la più luminosa delle maschere, indossato per nascondere le fragilità di una ragazza di poco più di vent'anni.

    Proprio nel momento più buio della sua esistenza avviene l'incontro destinato a cambiarla. Lei è Clelia, una donna accogliente, materna, empatica, capace di intercettare negli altri le debolezze e le crepe di cui forse nemmeno sono consapevoli: proprio per questo, una formidabile manipolatrice. La mela rossa con la quale seduce Michelle ha il sapore dolce della comprensione profonda, dell'ascolto privo di giudizio.

    Dopo di che, la punisce abbandonandola, impedendole ogni tipo di contatto con lei e con gli altri membri della setta, "perché prima di tornare tra noi devi purificarti". Hunziker ha 23 anni, è da poco moglie di una grande star del calibro di Eros Ramazzotti e mamma della piccola Aurora, che all'epoca dei fatti aveva appena 3 anni, ma è segnata da un grandissimo vuoto, quel rapporto con il padre che si era bruscamente interrotto per rimanere poi sospeso, a metà tra il desiderio di riaverlo al cento per cento e quello di non perdonarlo per gli errori commessi. Proprio la debolezza del confidare i tormenti sulla figura paterna alla guru sono stati alla base del potere sempre crescente che quest'ultima, nel tempo, ha preso su Michelle, progressivamente allontanata dai conoscenti poi persino dalla madre e costretta a pensare a se stessa come a un "mezzo" attraverso cui diffondere un presunto messaggio di bene e di speranza. Michelle si ritrova sola.

Un Natale, racconta, "chiamavo festosa Aurora in vacanza con suo papà, fingendo di avere gente a cena, per poi passare da sola il resto della sera in silenzio, davanti all'albero. Era come quando mio padre diceva 'vengo a prenderti per il weekend' e poi non arrivava mai: speravo che almeno quella volta mia madre e Eros venissero a portarmi via. Ma come diceva Clelia, non mi voleva nessuno".

    Michelle è riuscita a fuggire dal suo incubo nel 2006: "Ho chiamato subito mia madre e i miei amici, chiedendogli solo una cosa: non fatemi il processo". Ha scritto il libro con la speranza che condividere la sua esperienza possa aiutare chi ne sta vivendo una simile. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza