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Teoria dell'oblio dell'angolano Agualusa

Teoria dell'oblio dell'angolano Agualusa

Il romanzo claustrofobico e toccante dello scrittore angolano

ROMA, 14 ottobre 2017, 11:40

Mauretta Capuano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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JOSE EDUARDO AGUALUSA, TEORIA GENERALE DELL'OBLIO (NERI POZZA, PP 221, EURO 16,50). Isolata, spaventata dal mondo, la portoghese Ludovica Fernandes Mano, detta Ludo, non esce mai di casa. Ha paura degli spazi aperti, del cielo, ma non sa che l'aspetta un viaggio dal Portogallo all'Angola dove finirà per murarsi viva nel Palazzo degli Invidiati, a Luanda.
    L'angolano José Eduardo Agualusa, lo scrittore in lingua portoghese più importante della sua generazione, come ne ha parlato Antonio Lobo Antunes, racconta una storia claustrofobica e toccante, che scava nell'essenza delle nostre paure, in 'Teoria generale dell'oblio' pubblicato da Neri Pozza nella traduzione di Romana Petri.
    E nel farlo inventa un gioco tra realtà e finzione con il lettore. "Ludovica non è esistita veramente, ma inizialmente pare di sì. Il contesto degli ultimi quarant'anni dell'Angola, è storico" spiega all'ANSA Agualusa, 56 anni, che è originario dell'Angola, vive tra Lisbona e il Mozambico, è drammaturgo e giornalista oltre che autore di libri pubblicati in 25 lingue.
    L'unico personaggio vero del libro è il lussuoso Palazzo chiamato degli Invidiati. "Un edificio che in epoca coloniale era tra i più sfarzosi di Luanda ma che, dopo l'indipendenza, quando i portoghesi se ne sono andati, è stato occupato dalle popolazioni delle favelas. E io ho vissuto in un appartamento di quel palazzo, molto simile a quello del libro, proprio nel periodo più terribile" racconta lo scrittore. Finita in Luanda al seguito della sorella Odete che sposa l'ingegnere angolano Orlando, Ludo vive con loro in un appartamento all'ultimo piano del Palazzo ma dovrà fare i conti con la sparizione improvvisa nel nulla di Odete e del marito nei giorni confusi della guerra per l'Indipendenza dal Portogallo.
    Davanti all'orrore di essere rimasta completamente sola, nella città invasa da mercenari e rivoluzionari, non esita a tirare su un muro di cemento per separare il suo appartamento, dal resto del palazzo. Si costruisce una rete si sopravvivenza raccogliendo acqua piovana e facendo un orto sul terrazzo. E nei lunghi anni in cui resterà isolata, unica compagnia il cane Fantasma, annota i suoi pensieri sulle pareti di ogni stanza.
    "L'idea di questo personaggio risale a molti anni fa, quando vivevo a Luanda e lavoravo come giornalista. Era un'epoca di grande intolleranza politica di cui io stesso sono stato vittima, non avevo voglia di uscire di casa e mi sono chiesto cosa sarebbe successo. Da tempo volevo scrivere una storia sulla paura dell'altro. Volevo capire come possono nascere queste cose, la xenofobia che è in fondo anche il prodotto di una fantasia. Scrivo per cercare di capire le persone diverse e distanti. Ludo ha un passato traumatico, soffre di agorafobia" sottolinea lo scrittore. "Nasciamo con la capacità di vedere e in qualche modo diventiamo ciechi crescendo. Sono i bambini a permetterci di aprire gli occhi" aggiunge. E in 'Teoria generale dell'oblio' i bambini hanno un ruolo fondamentale. Dell'Angola attuale Agualusa dice: "è un momento interessante.
    Le ultime elezioni, benchè non del tutto libere ed eque, hanno portato una grande novità: l'allontanamento di José Eduardo dos Santos, presidente dal 1979. Questo apre uno spiraglio di speranza. Ci saranno dei cambiamenti".
   

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