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Tutti i racconti di Virginia Woolf

Tutti i racconti di Virginia Woolf

Bellissime e sprimentali pagine che si legano a romanzi maggiori

ROMA, 06 aprile 2017, 09:29

Paolo Petroni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   VIRGINIA WOOLF, ''LUNEDI' O MARTEDI'- TUTTI I RACCONTI'' (BOMPIANI, pp. 400 - 18,00 euro - Cura e traduzione di Mario Fortunato).
    ''Vi è in me una cercatrice che non conosce riposi'' scrive di sé nel 'Diario di una scrittrice'' Virginia Woolf, come lamentandosi inquieta di quella che è poi la ragione stessa del suo lavoro: ''Perchè non esiste una scoperta, nella vita? Qualcosa su cui si possano mettere le mani, e dire: Eccolo!''.
    E' da questa impossibilità, e necessità di affrontarla, che nasce quella sua ''frenetica e stremante ricchezza inventiva'', come la definisce Grazia Livi. A dimostrare e sintetizzare questa ansia e risultati, le sperimentazioni cui porta, ecco ora in italiano, nella sensibile traduzione di Mario Fortunato, l'edizione di tutti i suoi racconti, presentati in ordine cronologico, quindi accostabili via via al lavoro creativo sviluppato nelle opere maggiori, nei romanzi.
    Sono racconti spesso diversi, sono momenti di una ricerca durata tutta la vita della Woolf in cui comunque al prevalere dei dati oggettivi, al fluire continuo dell'esistenza col suo ritmo e andamento impersonale, subentra il primato della coscienza che li ha registrati e quindi l'attimo imprevisto, intimo e unico: al plot, alla concatenazione anche artificiosa degli eventi subentra la seduzione di momenti soggettivi, istanti epifanici in cui si rivela il destino dell'uomo, quelli che la Woolf chiama '' moments of being'' e cui è necessità assoluta essere fedeli, se si punta all'autenticità di ciò che si scrive, alla possibilità che almeno per un attimo, come un lampo, tale tensione conoscitiva possa illuminare il mistero inafferrabile del reale. Ecco allora che il flusso di coscienza acquista un suo carattere lirico, fantasmagorico, e il monologo si fa evanescente, elusivo più si avvicina a quell'attimo, più riesce a cogliere quel momento, dando alla scrittura della Woolf quella specificità che per molti è fenomenica, vulnerabile e femminile. Sono le caratteristiche che ritroviamo in ''Mrs Dolloway'', in ''Gita al faro'', ne ''Le onde'', i suoi romanzi maggiori, di cui alcuni racconti sembrano parti poi non inserite o pagine preparatorie, che vogliono provare a liberarsi del peso e la falsità insiti nel realismo legato alla superficialità delle nostre azioni, nella consequenzialità quotidiana dei gesti e non permettono all'Io di guardare oltre..
    Come nelle pagine del diario, così in questi 45 racconti, che vanno dal giovanile ''Phyllis e Rosamond'' scritto a 26 anni al maturo ''La stazione balneare'' scritto un mese prima del suicidio dell'autrice nel 1941, la sua prosa nasce da una elaborazione formale continua, che passa dal realismo alla sua dissoluzione, dal comico al tragico, senza respiro, al limite della disperazione, condotta come è nella solitudine di quella ''Stanza tutta per sé'', cui intitola un celebre saggio sull'impegno e la creatività femminile, da cui nasce più libero (meno maschile, se si vuole) il suo vitale e anticonformista sperimentare. E i racconti di una vita diventano una sorta di involontaria e intima autobiografia di scrittrice, vista l'intensità assoluta con cui lei scriveva per dare al testo una sua libera peculiarità, una sua forza felice intrinseca.
    Se si tolgono alcuni, pochi lavori minori, il corpus di questi racconti è fatto di pagine importanti, rivelatrici, tutt'altro che occasionali, specie per linguaggio e forma, come Fortunato stesso sottolinea nella sua introduzione al volume (che prende il titolo dall'unica, piccola raccolta di racconti pubblicata in vita dalla Woolf), citando come esemplari i racconti ''la macchia sul muro'', ''Un romanzo non scritto'' e ''Kew Gardens'' in cui cerca di trasmettere lo spirito ''mutevole, sconosciuto, irriducibile'' della vita che ''non è una serie di lanterne disposte in modo simmetrico; la vita è un alone misterioso, un involucro trasparente che ci avviluppa''.
   

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