ANDREA PIVA, L'ANIMALE NOTTURNO (GIUNTI, PP 366, EURO 16,00). Sfondare e miseramente fallire a trent'anni. Vittorio, sceneggiatore appassionato, conosce bene questo precipitoso saliscendi che porta allo stallo la sua vita.
Ma reagisce puntando sul denaro, sul diventare ricco a tutti i costi. Un'impresa che ci racconta, tra umorismo e drammaticità, Andrea Piva nel suo nuovo romanzo 'L'animale notturno' pubblicato da Giunti, per il quale si parla con sempre più insistenza della candidatura al Premio Strega 2017.
Autore de 'LaCapaGira', film David di Donatello, Nastro d'Argento e Ciak d'oro per la miglior opera prima, diretto dal fratello Alessandro per la cui regia ha scritto anche 'Mio cognato', Andrea Piva ha esordito nella narrativa con 'Apocalisse da camera', uscito nel 2006 per Einaudi.
In questo nuovo romanzo segue le ambizioni e follie di Vittorio Ferragamo, uomo di lettere che brucia tutte le tappe e reagisce alla sconfitta, all'esclusione dal mondo del cinema, cercando una bella casa nel centro di Roma, grande protagonista del romanzo. Tutto questo nella convinzione, che risponde secondo lui alle leggi del capitalismo moderno, che comportarsi da ricchi è il primo passo per diventarlo, "il resto verrà da solo", compreso il gioco d'azzardo e la spettacolare variante del nostro poker, il Texas Holdem. "Davanti all'impossibilità materiale di pagare l'affitto, qualcosa mi sarei inventato. In altre parole, per diventare ricchi si doveva iniziare con lo spendere da ricchi: adesso era ovvio e non si capiva perchè non ci avessi pensato prima" dice Vittorio in preda a una confusa disperazione che lo porta a pensare come mai non avesse già da anni una casa al Pantheon o in piazza Navona. Ma il fallimento è vicino e a salvarlo dalla rovina sarà l'avvocato napoletano Testini, chiamato da tutti il senatore per il suo passato politico, che ha l'ossessione del gioco d'azzardo. Il senatore si serve di Vittorio, ricompensandolo, per accedere ai casinò online. Così lo sceneggiatore, che con i numeri non ha per nulla dimestichezza, sarà iniziato ai segreti della statistica e della matematica probabilistica, fino ad arrivare a definirsi un "salutista dell'azzardo" che porta al tavolo da gioco "la sua determinazione". Anche se, "in qualche ora di delirio io sottoscritto Ferragamo Vittorio mi sono giocato a carte dieci anni di stipendio di mio padre" sono le amare considerazioni dello sceneggiatore. E alla fine Vittorio sarà consapevole di chi è: un animale notturno.
Andrea Piva, che è un giocatore di poker professionista, in questo percorso a ostacoli mostra la vita in tutte le sue assurdità e bellezze. E si rivolge spesso direttamente al lettore confidandosi con lui come si parla ad un amico: "Se pure io te la racconto così, in punta di penna, coi pensierini organizzati e tutto il resto" dice lo scrittore. Originario di Salerno, dove è nato nel 1971, Andrea Piva riesce sempre raccontando frustrazioni, sogni e speranze a mantenere una tensione ideale e scanzonata.
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