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Gabriele Romagnoli e il Coraggio!

Gabriele Romagnoli e il Coraggio!

Un inno alla vita con racconti di uomini e donne esemplari

ROMA, 27 ottobre 2016, 12:20

Nicoletta Tamberlich

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Gabriele Romagnoli Coraggio! - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gabriele Romagnoli Coraggio! - RIPRODUZIONE RISERVATA
Gabriele Romagnoli Coraggio! - RIPRODUZIONE RISERVATA

 GABRIELE ROMAGNOLI - CORAGGIO! (FELTRINELLI - Euro 10.00; Pag. 106).
    Un libro che si legge di un fiato e può donare il sollievo di una carezza. ''Un viatico per il futuro, il tuo vero passaporto per la vita. Per non sprecarla e non barattarla in cambio di niente. Per non cedere ai ricatti, di qualunque genere''. Gabriele Romagnoli è in libreria con 'Coraggio!'. Il giornalista (direttore di Rai Sport ndr.) e scrittore bolognese torna con una piccola opera che potremmo definire un inno alla vita. L'autore mette insieme piccoli e grandi ritratti di uomini e donne esemplari che con i loro gesti hanno cambiato il corso delle cose. Dalle pagine di questo volume risuonano momenti di autentica spiritualità nonostante Romagnoli dichiari di non essere credente. Ma tra le righe ci racconta anche le paure del nostro tempo, e allora ci accompagna in questo cammino dandoci del tu, ci vuole a fianco, perchè tutti si possa riconoscere l'umiltà e la bellezza che fa della vita una vita giusta, se abbiamo vinto o perso, amato o perduto, non importa. Il 'coraggio' ha questo potere ''perchè non è un'idea, ma un atto.
    Supera la prova dei fatti''.
    ''Immagina la voce calda del comandate che ti rassicura attraverso il microfono di bordo. Sei sospeso in cielo eppure ti fidi di lui, di leggi della fisica che non conosci, perfino di te stesso in caso necessità. Immagina la voce soave di tua madre, quando ha infine staccato le mani dalle tue spalle per sospingerti con delicatezza: a camminare, pedalare, pattinare.
    L'anestesista subito dopo averti collegato al flusso del liquido che ti stordirà, prima di suggerirti il conto alla rovescia che non finirai. La persona che più ti è vicina, esattamente nel momento in cui ne avrai bisogno, per sfiorarti il braccio e sussurrare quella parola(....).
    E, a tua volta, immagina avvicinarti a qualcun altro e ''dirglielo, con la stessa voce, che si tramanda e ci sostiene, anche adesso, così: coraggio!'' In principio c'era ''don Abbondio con il suo "Il coraggio, uno non se lo può dare". Un grande personaggio illuminato nella sua neghittosa rinuncia a scegliere il bene. Non si parla in questo libro del coraggio che fa di un uomo un guerriero armato o un cieco cercatore di morte (inferta o subita). Qui si parla del coraggio che la Francia del premio Carnegie dedicava "agli eroi della civiltà". Fra questi "eroi", un Antonio Sacco che nel 1936 compie il suo atto di coraggio e poi è dimenticato. Per Romagnoli, "Sacco A." diventa un'ossessione e solo in chiusura scopriamo con lui, anzi grazie a lui, le gesta di cui fu protagonista. Ma prima di arrivare a quel giorno del 1936, Romagnoli stila un suo personale catalogo di uomini coraggiosi, come Éric Abidal, il calciatore che vince la Champions League pochi mesi dopo la diagnosi di un tumore; il capitano Rowan, incaricato di portare un messaggio al capo dei ribelli nel mezzo della giungla cubana; il senatore Ross, che col suo voto salva la presidenza degli Stati Uniti; o perfino un personaggio letterario come Stoner, e il suo no che finisce con il segnare una vita e una carriera. ''Siamo infine chi siamo. Amiamo anche chi non conosciamo - A volte gli diamo il nome imponente di dio. Da non credente ho sempre ascoltato con attenzione chi sosteneva che dio è negli altri, nello sconosciuto che ti tende la mano, nella persona a cui dedichi la tua esistenza, nella vita che proteggi finchè puoi. Nell'ignoto che ti viene a cercare da un passato disperso per dirti ancora qualcosa, una parola soltanto e con quella parola, entrare in te per sempre. Sta per succedere''.
    Il coraggio viene a dirti: ecco, ci sono uomini che non si fermano, non si adeguano, sono tuoi simili. Se vuoi, puoi essere come loro.
   

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