TANIA CAGNOTTO, IL PINGUINO CHE NON VOLEVA TUFFARSI, (MONDADORI, PP. 32, 16 EURO) Mentre volteggiava nell'aria per preparare la sua sfida più difficile, la sua quinta e ultima Olimpiade che parte oggi a Rio de Janeiro, il cuore della campionessa di tuffi Tania Cagnotto batteva anche per i bambini. E in particolare per tutti i piccini che ancora non sanno che anche le debolezze possono essere trasformate in punti di forza. E' arrivata infatti in libreria la sua storia "Il pinguino che non voleva tuffarsi" scritta dalla Cagnotto e illustrata da Giovanni Manna. Ma non bisogna farsi ingannare dal titolo: i tuffi sono solo il punto di partenza. Anzi, a dirla tutta, per il piccolo pinguino Pino, protagonista della storia, i tuffi sono un vero e proprio problema. A lui l'acqua non piace, perché è fredda, ed è letteralmente terrorizzato da giorno del Grande Tuffo, quando dovrà buttarsi dalla scogliera assieme ai suoi piccoli amici, che invece sono elettrizzati dall'emozione. A questo si aggiunge il fatto che Pino ha un sogno, un sogno enorme: sfruttare quelle sue piccole e un po' goffe alucce per volare. E, senza svelare la fine della storia, si può dire che grazie alla sua costanza e al suo impegno farà sì che la sua paura e il suo problema si trasformino in un sogno. "Quello che voglio dirvi - spiega la tuffatrice nella prefazione - è che ognuno di noi ha passioni e sogni diversi e che il nostro dovere è inseguirli, crederci e cercare di realizzarli". Parole forti per una 31enne del XXI secolo, che nel suo sport ha già ampiamente dimostrato talento, costanza e disciplina fuori dal comune, ma non si dimostra da meno in sensibilità e empatia con i piccoli.
In questo libro racconta anche ci sono anche forti riferimenti autobiografici. La tuffatrice, come lei stessa ammette, si identifica in Clementina, la miglior amica di Pino, che ama sguazzare nell'acqua ed è già sgattaiolata nel gelido mare blu ben prima del battesimo del Grande Tuffo. "Fin da piccola non ho mai avuto paura di niente. Ero la classica bambina spericolata e un po' incosciente che i genitori dovevano inseguire ovunque e, spesso, tirar fuori dai guai" aggiunge la Cagnotto, che dopo Rio ha il progetto di costruire la sua famiglia sposando il fidanzato Stefano Parolin. E non si può che augurarle grandi successi dal trampolino sotto il sole di Rio e poi tutto il calore della famiglia del suo pinguino: "A Pino - come lei stessa scrive - piace stare al caldo, tra le braccia della mamma o al sole. E adora quando tutti i pinguini si stringono l'uno all'altro per ripararsi dal vento e farsi calduccio. Si sta bene, stretti stretti, tanto che a volte Pino si addormenta e sogna".
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