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Se Woody Allen vince su Hulk Hogan

Se Woody Allen vince su Hulk Hogan

Stengel e le regole della piaggeria, arte del buon vivere

ROMA, 01 dicembre 2015, 09:57

Marzia Apice

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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    RICHARD STENGEL, IL MANUALE DEL LECCACULO. TEORIA E STORIA DELLA PIAGGERIA (Fazi Editore, pp.382, 14.50 Euro, traduzione Daniele Ballarini). La sincerità, fortunato chi la trova: o no? Se vogliamo proprio dirla tutta, questa virtù rarissima (e perciò così tanto osannata) non solo non fa parte del nostro patrimonio genetico, ma spesso può rivelarsi perfino pericolosa. E' la tesi provocatoria e molto ben circostanziata che Richard Stengel ha espresso nel suo libro Manuale del leccaculo. Teoria e storia della piaggeria, edito in Italia da Fazi. Encomiare, essere un baciastivali, complimentarsi, innaffiare con l'acqua di rose, ingrassare gli orecchi, insaponare bene, fare il grattaschiena: comunque lo si voglia chiamare, il mestiere dell'adulatore è il più antico del mondo, proprio perché se ricevere le lodi piace a tutti, farle è questione di buon vivere e a volte perfino di sopravvivenza. L'evoluzione ce lo ha insegnato: noi siamo i discendenti di tutti quei "sopravvissuti", che, a forza di sperticarsi in lodi, sono la diretta dimostrazione del trionfo di "Woody Allen su Hulk Hogan". Per intenderci, spiega Stengel, "il tatto e le parole ogni giorno hanno la meglio sulla forza bruta" ed è chiaro che, se il problema è sopravvivere, spesso ha la meglio non il più forte, ma "il più ipocrita". Basta guardare il comportamento degli scimpanzé che passano la loro vita ad accaparrarsi le simpatie del maschio alfa, spulciandolo ben bene. Spassosamente brillante, il libro, già alla quarta edizione, attira e incuriosisce, e non solo per il vocabolo - efficacissimo nella sua ineleganza - scelto per il titolo italiano, ma soprattutto perché nessuno di noi può ritenersi estraneo all'uso della lusinga. E poi ce lo insegna la storia: Stengel torna indietro nei secoli, raccontando di pratiche adulatorie al tempo degli antichi Egizi (quando addirittura esistevano manuali di etichetta per chi non sapeva adulare il faraone), della nascita della demagogia con i Greci, dell'ipocrisia mascherata da rispetto per gli imperatori durante l'Impero Romano. Fino ad arrivare all'uso quotidiano che ne facciamo oggi in tutti gli ambienti della vita sociale, da quelli più popolari a quelli più aristocratici, dal supermercato alla politica: nessuno è immune dal dire o fare qualcosa che possa compiacere l'altro. La piaggeria, infatti, non è altro che "una specie di alleanza. Quando si offre adulazione e la si accetta, esiste un accordo tacito e implicito" che predispone gli animi a una buona relazione. Che sia vera o meno la motivazione che spinge alla lode poco importa, perché, come detto all'inizio, la sincerità è sopravvalutata. L'importante infatti è esprimere la propria ammirazione nel modo giusto, senza cioè essere smaccatamente esagerati, altrimenti l'interlocutore diffiderà di noi. Di contro, è bene anche imparare a ricevere le parole melliflue di un adulatore, perché essere corteggiati non è così facile come sembra. Ma poiché la questione è delicata, il buon Stengel ha pensato a tutto, corredando il libro di una valida appendice piena di consigli, che voi lettori di certo sarete bravissimi a mettere in pratica nel modo più intelligente.
   

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