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I supereroi Marvel dalla I alla Z

I supereroi Marvel dalla I alla Z

Amori, avventure, disgrazie, morti, rinascite da Iron Man a Thor

ROMA, 14 agosto 2015, 10:58

Francesca Pierleoni

ANSACheck

La copertina del libro 'I supereroi Marvel dalla I alla Z ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina del libro  'I supereroi Marvel dalla I alla Z ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina del libro 'I supereroi Marvel dalla I alla Z ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

LUCA BARBIERI E GIANLUCA FERRARI, GUIDA AI SUPEREROI MARVEL VOLUME II I-Z (ODOYA, pp. 624, 25 euro).
    Poco meno di un anno fa è uscito Guida ai supereroi Marvel volume I A-H (Odoya), prima parte della raccolta, da a-Bomb a Human Torch, nella quale Luca Barbieri e Gianluca Ferrari tracciavano i ritratti di una trentina di creature (più figli, genitori, amici e nemici) dell'universo a fumetti creato nel 1939 da Martin Goodman e spesso migrate in altri media, fino al trionfo hollywoodiano degli ultimi anni. Il 27 agosto arriva il secondo volume della Guida ai supereroi Marvel, dalla I di Iceman alla Z di Zombie.
    Dati anagrafici, gusti, amori, avventure, fortune e disgrazie, mutazioni, morti e rinascite, formano le schede dei supereroi, con tanto di illustrazioni sull'evoluzione grafica.
    Scopriamo così, ad esempio, che Susan Storm, la donna invisibile dei Fantastici quattro (il nuovo film, accolto male negli Usa, sarà in Italia dal 10 settembre), "scopre che i suoi poteri vanno ben oltre la semplice invisibilità e comincia a sfruttarli, giocando un ruolo sempre più attivo all'interno del gruppo fino a diventarne, addirittura, il membro più potente. E questa sì che si può chiamare un'evoluzione, anzi 'rivoluzione', femminista". Evoluzione con le impedisce di diventare mamma di due 'super' figli avuti con il compagno di quartetto Reed Richards (Mr Fantastic): Franklin Benjamin e Valeria Meghan.
    Passando per Iron Fist, si arriva a un altro beniamino anche cinematografico (interpretato da Robert Downey Jr), Tony Stark alias Iron Man, di cui gli autori mettono in luce anche la lotta con l'alcolismo: "L'interesse della Marvel ai reali problemi della vita quotidiana non è certo una novità: l'alcolismo di Iron Man (ne soffrirà anche Miss Marvel, ndr) è preceduto dalla disabilità di Matt Murdock, dai dubbi esistenziali di Peter Parker, dal delirio di onnipotenza del Dottor Strange, dall'uso di droghe da parte di Harry Osborn e dai disagi emotivi di Hank Pym. Non di meno è commovente assistere alla lotta personale di Tony Stark che, molto più che ai tempi del suo esordio come supereroe, quando aveva creato con mezzi di fortuna un'armatura robotica, cerca in se stesso la forza necessaria per stringere i denti e andare avanti". Si affronta, poi, fra gli altri, il cambio di vita da criminale a 'eroe in affitto' di Luke Cage, in cui si possono ritrovare "sia un certo soddisfatto gusto di celebrazione della prestanza fisica del maschio afroamericano (evidenziata, macroscopicamente, dalla forza erculea ricevuta in dono dal protagonista ma anche, più sottilmente, dal suo ruolo di affascinante seduttore) sia una critica sociale, sebbene addolcita nei toni, dell'ingiusto e ingiustificato accanimento giudiziario nei confronti della gente di colore per la quale sono sufficienti prove indiziarie, rafforzate però da secoli di pregiudizi razzisti, per subire dure condanne penali". Scopriamo come Namor the Submariner, creato nel 1939 da Bill Everett (testi) e Jack Kirby (disegni) sia "uno dei tre personaggi di punta della Timely (diventata poi Marvel, ndr) e, insieme a Capitan America e alla Torcia Umana originale, offre una via di fuga dalla depressione e dall'ansia di quegli anni permeati dalla paura per la situazione economica e sociale scaturita dalla guerra". Non mancano poi autentici divi della categoria come Thor o Spider-Man, di cui Hollywood sta per ricominciare la storia con un nuovo protagonista, Tom Holland: "Spider-Man o Uomo Ragno, come abbiamo imparato a chiamarlo in Italia - ricordano i due autori - è da sempre il personaggio Marvel più popolare e forse anche il più grande supereroe di tutti i tempi. La caratteristica che lo distingue da tutti gli altri big del fumetto supereroico risiede proprio nella sua normalità.
    Imperfetto e sfortunato, Peter Parker è l'emblema della fallibilità umana, l'antitesi di Superman che, al contrario, rappresenta l'archetipo del supereroe perfetto". Di Wolverine, si ricorda, ad esempio, una certa vicinanza con Hulk. Il loro superproblema "è che il mondo diffida di loro, li teme, addirittura li odia: sono entrambi potenziali pericoli per l'umanità, e non a torto visto che non riescono a frenare la loro rabbia e perdono facilmente il controllo".
   

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