ha detto all'ANSA Benedetta Porcaroli -.
si possono affrontare solo non giudicandoli. Ho cercato di avere un occhio oggettivo, capire le loro motivazioni. Queste storie non vogliono dare risposte ma offrire al pubblico la possibilità di farsi delle domande. Nel film e nella serie, si sono scelte strade diverse ugualmente originali. Qui il linguaggio è del thriller anche se non è un crime. Si spiega anche quello che succede nella testa delle due donne".
Veronica "non è stata facile da costruire - ha aggiunto Barbora Bobulova - è chiusa, introversa e sola. Questo incontro con la ragazza cambia qualcosa nella sua vita, nel suo essere donna". La storia si poteva raccontare in tanti modi "ma ho deciso di concentrami sulle due donne, perché li trovo i personaggi più interessanti - dice Manfredi Lucibello -.
Oltretutto in questo periodo storico, quello di cui parliamo è un tema di cui bisogna occuparsi. Anche se c'è ancora chi mi chiede perché, da uomo, abbia fatto un film tutto al femminile".
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