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Rampage, mostri e giganti alla conquista dell'America

Rampage, mostri e giganti alla conquista dell'America

Dal 12 aprile in sala film con Dwayne Johnson ispirato a videogame

LOS ANGELES, 13 aprile 2018, 09:44

Andrea Carugati

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Basato su un videogioco degli anni '80 in cui tre animali geneticamente modificati avevano il compito di distruggere e uccidere il più possibile per accedere al muro successivo Rampage sbarca il 12 aprile in Italia, cercando di prendere con furia un botteghino sempre più magro e ci prova con Dwayne Jonhnson, ex campione di wrestling oggi attore più pagato a Hollywood, che interpreta la parte di uno studioso di primati con l'ingrato compito di salvare la terra da questo nuovo pericolo. Una multinazionale senza scrupoli sviluppa un agente patogeno in grado di modificare la struttura genetica degli esseri cui viene somministrato. Destino vuole che l'agente patogeno sfugga dal controllo dei medici e che tre animali, un gorilla albino, un coccodrillo e un lupo ne vengano infettati iniziando a crescere a dismisura e stimolando la loro aggressività. Diretto da Brad Peyton, già regista del destruction film San Andreas, Rampage, che mantiene ciò che promette il titolo e garantisce distruzione a oltranza, vede un cast molto ricco.
    Oltre alla stella, reduce dal recente successo di Jumanji, anche un inedito Joe Manganiello, agente speciale con il compito di uccidere il lupo geneticamente mutato. "Non è una cosa molto conosciuta di me e ora mi vedete così come sono, ma da ragazzino ero davvero un nerd. Passavo le mie giornate a giocare a giochi di ruolo e elettronici e ancora oggi con gli amici lo facciamo.
    E' una passione che mi porto dietro da sempre e quando mi hanno proposto la parte non ho esitato un attimo. E' un film divertente, grandioso, elementare nella sua essenza ed è perfetto per chi ha amato quel giochino e per chi vuole passare un paio d'ore in leggerezza". Al suo fianco Jeffrey Dean Morgan, il cattivissimo Negan di The Walking Dead nei panni del rude agente segreto di una agenzia ombra del governo con il compito di risolvere le crisi create dagli scienziati: "Volevo qualcosa di diverso. Oggi per la strada tutti mi chiamano Negan e sembra che non abbia mai fatto altro in vita mia. Volevo un personaggio che mi allontanasse da quello che interpreto in The Walking Dead e questo andava bene. Tutti mi offrono parti simili a quella televisiva ma non voglio restare incastrato in quel personaggio tutta la vita e quindi eccomi qui a combattere giganteschi mostri che hanno il solo scopo di distruggere tutto quello che incontrano". A pensarci bene dunque un personaggio abbastanza simile, ma perché soffermarsi sui particolari, quando in questo film la differenza la fa la scala: quella dei giganteschi animali e quelli della dissennata distruzione. E non poteva esserci regista migliore di Peyton conosciuto proprio per la sua abilità nel realizzare scene di distruzione: "Certo, il film è grandioso nella sua idea e nella sua realizzazione: il giochino era molto semplice. Tre bestioni dovevano distruggere qualsiasi cosa. Non c'era una trama e non credo nemmeno ci fosse una fine.
    Questo ci ha permesso di divertirci con gli effetti e di distruggere città intere, così da garantire ai fan del gioco quello che si aspettano, ma anche di lavorare sulla sceneggiatura e inventarci qualcosa di nuovo. Secondo me il punto centrale del film è la relazione tra George, il gorilla albino, e il personaggio di Dwayne che lo salvò cucciolo dai bracconieri. Ogni film d'avventura e di distruzione può avere tutti gli effetti speciali del mondo, ma se non ha cuore, e non ha una storia credibile, non funzionerà mai. Qui abbiamo sia la storia sia gli effetti speciali migliori al mondo e i fan non resteranno delusi".
   

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