Un film indipendente realizzato con pochi mezzi e molta passione ''per raccontare verità scomode nel rispetto di chi ha messo a rischio, e a volte ha perso la propria vita, nella ricerca della giustizia''. Così Maria Grazia Cucinotta, descrive, parlando con l'ANSA, Nomi e cognomi, l'opera prima di Sebastiano Rizzo, in uscita il 14 maggio con Draka. Il film ''è ispirato alla storia di giornalisti come Giuseppe Fava'', aggiunge l'attrice, interprete della moglie del protagonista, che ha il volto di Enrico Lo Verso.
''La sceneggiatura mi ha molto toccato perché io sono cresciuta in quella realtà, e certe immagini di abusi e persone che non si sono piegate al potere criminale per cercare di cambiare le cose, hanno accompagnato la mia infanzia - dice Maria Grazia Cucinotta -. Oggi per fortuna gli abusi sono più rari ma continuano a sussistere certe forme di mancanza di libertà''.
Nella storia Domenico Riva (Lo Verso) è uno stimato giornalista che da Milano rientra, con moglie e figli, nella sua terra d'origine, un piccolo paese del Sud Italia. Qui da direttore della più importante testata del luogo, attiva un progressivo risveglio della coscienza civile del paese, dopo anni nei quali sono stati tacitamente accettati loschi traffici travestiti di legalità. ''Nel film - sottolinea l'attrice -, i buoni sono buoni e i cattivi cattivi, mentre siamo sempre più spesso abituati a vedere, raccontati dal cinema e le fiction, i cattivi trattati da eroi e i buoni che pagano. Quella spesso, purtroppo corrisponde alla realtà, ma noi vogliamo dare un messaggio di speranza''. Nel cast ci sono anche, fra gli altri, Marco Rossetti, Ninni Bruschetta, Dino Abbrescia, Barbara Tabita, Antonio Stornaiolo e Toto' Onnis. ''E' bello interpretare un personaggio come questo che ha il coraggio di reagire - aveva detto Lo Verso parlando del film a riprese finite - in un periodo storico in cui si ha la sensazione a volte di essere affogati nel fango''.
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