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'Cristiada', cattolici armati come in un western

'Cristiada', cattolici armati come in un western

Di scena la rivolta dei messicani Cristeros negli anni '20

ROMA, 12 ottobre 2014, 15:16

Francesco Gallo

ANSACheck

CRISTIADA - foto di scena - RIPRODUZIONE RISERVATA

CRISTIADA - foto di scena - RIPRODUZIONE RISERVATA
CRISTIADA - foto di scena - RIPRODUZIONE RISERVATA

   'Cristiada', nonostante una prima proiezione in esclusiva mondiale in Vaticano nel 2012, non ha trovato distribuzione se non ora grazie alla Dominus Production.
    Eppure il film di Dean Wright ha attori del calibro di Andy Garcia, Peter O'Toole e Eva Longoria e un tema forte, la storia vera dei Cristeros (1926-1929), cattolici messicani in armi contro il governo anticlericale e massonico del presidente Plutarco Elías Calles.
    Un po' western, un po' blockbuster con sentimento e fede, 'Cristiada' (già uscito in Francia, Usa e Messico) ha il merito di raccontare un pezzo di storia della Chiesa, che pochi conoscono. Da una parte il dittatore robespierriano con l'ossessione del laicismo assoluto e la voglia di 'modernizzare' il più possibile il Paese liberandolo dalla 'superstizione' di fedi e credenze, e, dall'altra, al grido di ''Cristo Re'' una serie di cattolici, anche prelati, che dimenticando il desiderio di porgere l'altra guancia, mettono male a pistola e fucile, come nel più classico dei western, ma con tanto di crocifisso al collo.
    Insomma nel film tanta violenza e fede dopo la progressiva abolizione degli ordini religiosi, le confische, il divieto di ogni attività per i cattolici. E questo intramezzato da impiccagioni, crocifissi e Chiese bruciate e corpi straziati dai militari.
    Dalla popolazione cominciò così una prima protesta non violenta, che montò in modo parossistico. Va detto che i generali dell'Esercito Federale pensavano di poter sconfiggere gli insorti e male organizzati in breve tempo. Ma poi l'arrivo di generale ateo e eroe di guerra Enrique Gorostieta (Garcia) cambiò in breve tempo le carte in tavola. Nonostante la reazione rabbiosa dello Stato e il sostegno economico degli Stati Uniti interessati al petrolio messicano, la guerra civile continuò a divampare.
    Fu il vescovo Pascual Díaz a un certo punto che riuscì a trovare un accordo che fu comunque disatteso, per lunghi dieci anni, dallo stesso governo. Anche se avevano deposto le armi, i capi dei Cristeros furono massacrati senza alcuna pietà per consumare una vendetta tardiva. In realtà tra i protagonisti del film il personaggio vero di Josè Luis Sanchez, un martire di soli 14 anni beatificato da Benedetto XVI.
    ''Facciamo i produttori privilegiando i film che abbiano, come questo, dei valori - dice Federica Picchi della Dominus Production -. Qualcuno dice che siamo un po' folli nel far uscire questo film a Natale, ma io credo che certe cose vadano viste''.
    E che la distribuzione di questo film sia originale questo è certo. Si va di città in città. Si parte da Milano, dove la programmazione parte il 15 ottobre, per poi passare il 16 a Torino, poi Bologna, Ferrara, Firenze fino a Roma dove il film uscirà il 5 novembre. In ogni città poi il primo giorno di programmazione una prima senior con i rappresentanti delle realtà culturali, politiche e religiose della zona. Previste anche proiezioni per studenti. Le prenotazioni si possono fare On Line.
   

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