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Elena Sofia Ricci, Suor Angela per me è come supereroe fragile

Elena Sofia Ricci, Suor Angela per me è come supereroe fragile

Da 7/1 su Rai1 Che Dio ci aiuti 6, con Chillemi, e Fabrizi

ROMA, 01 gennaio 2021, 09:55

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Suor Angela, religiosa generosa, anticonvenzionale e coraggiosa e generosa, per quanto con il peso di un passato difficile con cui continua a fare i conti. E' un personaggio con il quale Elena Sofia Ricci ha conquistato subito il pubblico al debutto di Che Dio Ci aiuti nel 2011. Ora la serie prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, torna con la sesta stagione, diretta da Francesco Vicario, dal 7 gennaio su Rai1 in prima serata. Si riaprono ad Assisi le porte del convento/casa famiglia tra colpi di scena, new entry e ritorni. Nel cast Valeria Fabrizi, nel ruolo di Costanza, insieme, fra gli altri, a Francesca Chillemi, Gianmarco Saurino, Diana Del Bufalo, Simonetta Columbu, Pierpaolo Spollon, Luigi Diberti, Irene Ferri e Erasmo Genzini.
Quelli di Suor Angela "Sono panni comodi, li conosco molto bene - spiega Elena Sofia Ricci, già protagonista quest'anno di altri due grandi successi di Rai1, Vivi e lascia vivere e il film tv Rita Levi-Montalcini -. E' una zona un po' comfort, ma non deve esserlo troppo". La sfida che "portiamo avanti con il regista e un grande team di sceneggiatori (guidato da Elena Bucaccio) è "esplorare territori nuovi, riuscendo ad essere sempre freschi e non banali". Per l'attrice, vincitrice di tre David di Donatello e tre Nastri d'argento, il suo personaggio è "come un supereroe fragile. Ci si trasforma in lei, come fosse Catwoman. Suor Angela è suor Angela, non sono io, anche se ovviamente c'è qualcosa di me". Un amore, quello per il ruolo, cresciuto, durante la prima stagione, dopo aver incontrato una vera giovane suora, straordinaria e ancora più appassionata e piena di energia di Suor Angela".
Ad Assisi, dov'è diventata madre superiora, la protagonista deve confrontarsi con il padre (Diberti), che non le ha mai perdonato i gravi errori giovanili. Un viaggio nel passato a cui la costringe anche l'arrivo in convento di Erasmo (Genzini), ventenne dal trascorso difficile, in cerca delle sue origini. Le difficoltà non mancano anche per gli altri 'inquilini' del convento/casa famiglia: Suor Costanza (Fabrizi) deve abituarsi a non essere più madre superiora; il legame tra Nico (Saurino) e Ginevra (Columbu) deve superare lo scossone del ritorno di Monica (Del Bufalo) e Azzurra, compie, non senza problemi, i primi passi da novizia: "Volevo rassicurare chi vedendomi vestita da suora si è preoccupato, Azzurra rimane Azzurra - dice Francesca Chillemi - con tutta la sua personalità".
Questa "penso sia la stagione più bella - spiega Francesco Vicario, regista sin dal debutto -. Sul set mi stupisco sempre di come si rigenerino le storie senza perdere identità. La difficoltà qui sta nella dicotomia folle tra dramma e commedia, ma questo gruppo di attori l'ha capito benissimo". I problemi tuttavia non sono mancati visto che si è girato e si sta continuano a girare le ultime puntate, in piena pandemia: "Ci siamo comunque sentiti protetti e tutelati. Abbiamo avuto pochissimi casi di positivi, una componente del cast e altri due molto veloci. Le persone di questo gruppo sono state serie e responsabili". Luca Bernabei, coproduttore con la sorella Matilde, ringrazia "troupe e attori. Lo faccio con grande emozione. Per mesi hanno girato con mascherine, facendo in continuazione tamponi. Io il covid ce l'ho avuto ed è veramente infame". Decidere "di andare avanti con la serie è stato difficile, tante notti mi sono svegliato pensando alle responsabilità che mi prendevo" ma "le grandi battaglie si vincono insieme".
Elena Sofia Ricci ha vissuto quest'anno "con la consapevolezza di essere stata privilegiata" perché, appena riaperti i set "ho avuto la possibilità di tornare a lavorare".
Invece per il teatro a cui lei torna spesso "la situazione è tragica. Il mio pensiero va a tutte le persone che hanno perso il lavoro, agli esercenti di cinema, ai teatri chiusi. La cultura ancora non viene ritenuta un bene di prima necessità, ma noi ci battiamo perché questo cambi". Ovviamente "sono favorevole ai vaccini e sono profondamente fiduciosa nella scienza e nei ricercatori. L'importante "è vaccinarsi". Serve però anche "una campagna di informazione chiara"
   

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