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Titolo V, chi governa e chi decide in Italia

Titolo V, chi governa e chi decide in Italia

Nuovo talk di Rai3, in prima serata la scommessa di Di Mare

ROMA, 21 ottobre 2020, 19:38

di Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Tv: Rai3; ' 'Titolo V ' ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tv: Rai3;  ' 'Titolo V ' ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tv: Rai3; ' 'Titolo V ' ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La crisi sanitaria, economica e sociale determinata dal Coronavirus è stata il detonatore che ha portato alla luce tutti i nodi irrisolti del delicato, spesso conflittuale, rapporto tra potere centrale e autonomie nel nostro Paese". Titolo V, il nuovo programma di approfondimento e informazione di Rai3 prende il nome dal titolo quinto della Costituzione italiana, ossia l'insieme dei principi che regolano i rapporti tra Stato centrale ed autonomie locali. Il direttore della terza rete Rai Franco di Mare lo ha spiegato presentando la trasmissione in onda da venerdì 23 ottobre alle 21.20, insieme ai conduttori Roberto Vicaretti e Francesca Romana Elisei.
    "Governo, Regioni, Comuni, Città metropolitane... chi governa - o chi comanda - in Italia?". L'ispirazione del programma nasce dalla necessità di raccontare il rimpallo crescente di competenze tra le istituzioni, che finisce per penalizzare il nostro paese. Argomento tornato di attualità nel bel mezzo della pandemia, con Regioni e Stato a contendersi il potere decisionale quando devono assumere provvedimenti cruciali. Dai centri di produzione Rai di Milano e Napoli saranno collegati - spiega di Mare - due giornalisti: dai capoluoghi delle due Regioni più colpite finora dalla seconda ondata dell'epidemia. Napoli e Milano le città che per prime sperimentano in questo fine settimana il "coprifuoco" notturno.
    Francesca Romana Elisei da Napoli e Roberto Vicaretti da Milano "ci condurranno" ogni settimana in un viaggio attraverso le Regioni, i Comuni, i territori del centro Sud e centro Nord, alle prese con l'emergenza Covid-19; ma anche con la babele istituzionale, tra DPCM, ordinanze, decreti, fughe in avanti e veti incrociati.
    Di Mare: "Ci siamo resi conto, qualche mese fa, con Pietro Raschillà, che ci sono tutta una serie di segnali incrociati di una gestione divisiva del Paese esasperata dalla pandemia.
    Dunque, abbiamo pensato un programma suddiviso tra le due capitali d'Italia, a parte Roma. Le due città che, peraltro, decidono di adottare una clausura serale. Due città divise dalla gestione e unite dall'emergenza stessa. Per questo, avremo due sedi. Le due città non si confronteranno direttamente, perché non ci piace le risse da stadio. Vogliamo solo che vengano evidenziati i problemi, senza risparmiare domanda ma con dibattiti civili".
    A chi chiede se di fatto è una trasmissione che ripropone il tema del federalismo replica: "lo ha evidenziato la pandemia.
    Ricordiamo anche che la Riforma del 2001 di quella parte della Costituzione che, delegando a regioni e province autonome l'organizzazione e la gestione dei servizi sanitari, puntava ad un federalismo solidale, ha finito per generare 21 sistemi sanitari differenti in una frammentazione che ha reso l'accesso e la qualità di servizi e prestazioni sanitarie profondamente diversificata e iniqua. Nord o Sud, pubblico o privato, destra o sinistra: dialettiche tradizionali che sembrano insufficienti a descrivere la realtà del Paese nell'emergenza Covid".
    Tra gli ospiti della prima puntata il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, Lucia Annunziata, Ferruccio De Bortoli, Giulio Tremonti, il costituzionalista firma de "Il Sole 24ore" Francesco Clementi e Marino Golinelli. Elisei: "E' il momento di raccontare la pandemia anche da sud. Perché ora la pandemia riguarda anche il sud. Tutti ci ricordiamo le fughe verso sud, a marzo. Ora, il problema riguarda tutti e il valore aggiunto di Titolo V non è solo quella di raccontare la pandemia, ma alimentare il dibattito politico".
    Mentre Vicaretti sottolinea: "È imploso un sistema che era incompleto e che la pandemia non ha fatto altro che porre sotto una lente di ingrandimento. L'obiettivo che ci poniamo è capire se e come l'assetto istituzionale stia favorendo anche questa follia comunicativa. Vogliamo metterci nei panni dei cittadini che devono interpretare quelle norme. Cittadini che magari vivono in una regione e lavorano in un'altra".
    Titolo V parla di stretta attualità e di politica, ma con contributi dal territorio. Anche per questo, va in onda contemporaneamente da due studi. Tratteranno contemporaneamente lo stesso tema, con un rimpallo di dibattiti e servizi dalle diverse zone d'Italia. E nei continui braccio di ferro tra Regioni e Stato centrale quanto pagano i cittadini? Chi e come gestirà i soldi del Recovery Fund? E quelli del Mes, se mai dovessero arrivare? E poi scuola, lavoro, infrastrutture.

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