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Da Caitlin a Fraser, i nuovi talenti di Guadagnino

Da Caitlin a Fraser, i nuovi talenti di Guadagnino

Dylan Grazer, "We Are Who We Are" esperienza che vale una vita

ROMA, 03 ottobre 2020, 20:37

Redazione ANSA

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WE ARE WHO WE ARE - RIPRODUZIONE RISERVATA

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ROMA - Camera fissa in primissimo piano e felpa arancio; unghie dipinte alternate gialle e blu, movimenti che che inquadrano il giocare con una catenina e con i capelli biondi rigorosamente ossigenati; una smorfia di insofferenza verso l'autorità materna: qui è doppia, visto che di madri ce ne sono due una biologica e l'altra adottiva che sono sposate e sono riuscite a perdergli la valigia. La camera si allontana e allarga la scena. Il vestiario è impossibile da definire per un adulto: pantaloni maculati, snickers rosse a collo basso. E' Fraser (Jack Dylan Grazer, 17 anni) il primo personaggio che viene presentato al pubblico in apertura di serie.

Sbarca su Sky Atlantic dal 9 ottobre "We Are Who We Are", prima serie in 8 episodi tv del regista pluripremiato Luca Guadagnino che con questa storia risponde ad un'esigenza che sembra appartenere al tempo che stiamo vivendo: intercettare le istanze, le emozioni, i pensieri di quelle nuove generazioni che con una sola frase sono in grado di mettere in discussione l'ordine costituito, le nostre certezze. Nella serie Jordan Kristine Seamòn, Chloe Sevigny e Alice Braga; e ancora Francesca Scorsese (figlia di Martin), Faith Alabi, Kid Cudi, Spence Moore II e Benjamin L. Taylor II. A riprova del magnifico clima instauratosi sul set, alla conferenza stampa di presentazione erano presenti anche tutti gli attori principali, messi insieme dalla direttrice del casting Carmen Cuba (la stessa di Stranger Things, e non solo) e in streaming: celebrità come Chloe Sevigny o debuttanti come i due protagonisti Jordan Kristine Seamón e Jack Dylan Grazer che Guadagnino ha definito "uno dei più grandi attori viventi, un fool shakespeariano che ha la saggezza di un uomo di 80 anni".

Il non volersi accontentare e il puntare in alto è il tratto distintivo di una serie ambiziosa, subito ricoperta di elogi negli Stati Uniti: "un atto di tracotanza" secondo lo sceneggiatore Paolo Giordano, adeguato a quel sentimento di hybris che è tipico dell'adolescenza.

Della sua esperienza in questa serie Dylan Grazer dice: "Luca mi ha dato tantissima libertà di capire chi fossero questi personaggi da soli. Vivendo e interagendo tra noi. Dava molto margine d'azione. Mi ha aiutato sentirmi in una bolla, in questo non luogo che è una base militare americana in Veneto. Prima delle riprese, ho girato un po' l'Italia cercando di comportarmi in modo strafottente come avrebbe fatto Fraser: non è stato facile, io sono molto diverso da lui, non mi schiarisco i capelli, non mi vesto come lui. Ho fatto lunghi esercizi per imparare a camminare dinoccolato. E' la storia di un'infanzia che svanisce e devi scendere a patti con una nuova vita. Ogni singolo aspetto di questa serie simboleggia questa trasformazione".

Ma all'inizio Fraser a qualcuno potrebbe non risultare simpatico? "Fraser - risponde il giovane attore che lo stesso Guadagnino ha definito un autentico talento - credo che sia una persona difficile che non può piacere a tutti, ma non antipatico. Ma nella serie non ci sono personaggi basici, sono tutti pieni di sfumature. Questa serie è stata un'esperienza che ha dato moltissimo a ognuno di noi, che vale una vita".

Fraser viene da New York e s'è appena trasferito alla Caserma Pialati, base delle Forze Armate Americane a Chioggia; intelligente e sensibile ma anche piuttosto inquieto ed eccentrico, sbarca assieme alla madre Sarah (Chloe Sevigny) - appena promossa Comandante della Caserma - e alla compagna di lei, Maggie Teixeira (Alice Braga). L'ambientamento non è facile, specie per le regole militari che vanno strette a Fraser; ma al contempo la base è popolata quasi interamente da militari americani, per cui è tutto più semplice. Fatta la conoscenza di Britney Orton (Francesca Scorsese) e del suo gruppo d'amici, Fraser resta folgorato dalla spavalda e inserita Caitlin Poythress (Jordan Kristine Seamòn). Un'afroamericana di origini nigeriane, che a differenza sua, è trapiantata a Chioggia da tutta una vita, parla fluentemente l'italiano ed è ben accolta da tutta la comunità. Tra prime volte e nuovi inizi, italiano maccheronico ed accenni di americano, sotto il cielo di Chioggia, l'amicizia tra Fraser e Caitlin - così diversi e così simili - sarà destinata a cambiare per sempre le vite d'entrambi. Fraser è infatti tanto vivace e spaccone verso l'autorità, quanto introverso con i suoi coetanei e problematico con la madre Sarah della Sevigny; l'eccezione è data dalla Maggie della Braga, in una sublimazione di figura paterna e amore materno, fiducia, tenerezza e un "deporre le armi" verso le ostilità esterne. Rispetto al fratello maggiore Danny (Spence Moore II), Caitlin ha un rapporto più stretto con il padre Richard (Scott Mescudi) che non con la madre Jenny (Faith Alabi), con la quale la comunicazione è più difficile.

Caitlin è la figura cardine del suo gruppo di amici, di cui fanno parte Britney (Francesca Scorsese), una ragazza schietta, arguta e sessualmente disinibita, Craig (Corey Knight), un allegro e bonario soldato di circa vent'anni, Sam (Ben Taylor), il geloso ragazzo di Caitlin che è anche il fratello minore di Craig, Enrico (Sebastiano Pigazzi), uno spensierato diciottenne del Veneto che ha un debole per Britney, e infine Valentina (Beatrice Barichella), una ragazza italiana.

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