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Non mentire, le due verità di Preziosi e Scarano

Su Canale 5 dal 17 febbraio in prima serata, regia di Tavarelli

  "Quanto può essere labile il confine tra verità e menzogna, anche generando notizie attraverso i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione, indipendentemente da chi ha ragione o torto": Gianluca Maria Tavarelli spiega così il motivo che lo ha spinto a girare la serie 'Non mentire', tre prime serate in onda dal 17 febbraio su Canale 5, con protagonisti Alessandro Preziosi e Greta Scarano. Una produzione Indigo Film, è una delle fiction più convincenti di Mediaset - va detto - degli ultimi anni.
Lui è uno uomo stimato, brillante, vedovo, padre di un diciassettenne. Una sera esce con l'insegnante del figlio, carina, 30 anni appena. La mattina dopo l'uomo confessa a un collega che è stata una bella serata, è andato tutto bene, non vede l'ora di rivedere la donna. Lei invece chiama la sorella: è confusa, ma le dice a bruciapelo di essere stata stuprata dall'uomo con cui era stata a cena e che aveva fatto salire a casa ingenuamente. Chi dice la verità? Il percorso per scoprirlo è lungo e complicato, pieno di dubbi. La protagonista denuncia su Facebook il presunto violentatore: la verità è scritta sui social. La donna viene in parte compresa, ma in molti la insultano anche in modo volgare. La vicenda si svolge a Torino che, con le sue atmosfere d'altri tempi, i sontuosi edifici barocchi, le caffetterie, i grandi viali e le piazze, ben si presta a fare da sfondo a questo avvincente thriller relazionale. Nel cast Fiorenza Pieri, Paolo Briguglia, Claudia Potenza, Duccio Camerini, Simone Colombari, Riccardo De Rinaldis Santorelli, Valentina Carnelutti e Matteo Martari.
"Il cast è eccezionale per la credibilità" dice Daniele Cesarano, direttore della fiction Mediaset. "Raramente ho visto in un prodotto tv italiano un'armonia di questo tipo; Greta è una star, buca lo schermo. Di Preziosi ho sempre ammirato la capacità di lavorare sulle sfumature". La serie, prodotta da Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori, è tratta da una produzione originale di Two Brothers Pictures per ITV: uno dei migliori drama arrivati dal Regno Unito, Liar, che ha registrato picchi di oltre 9 milioni di telespettatori per la season finale. Scritta dai creatori di The Missing, Harry e Jack Williams, è stata trasmessa in pieno "Weinstein-gate". La versione italiana vede la sceneggiatura di Lisa Nur Sultan in collaborazione con Tavarelli.
Preziosi è "fierissimo di aver preso parte a questo progetto.
Al centro di Non mentire c'è la verità, che è un concetto di poderosa attualità". L'attore napoletano cita il dramma dei migranti: "Non mi sono mai permesso di confondere il mio mestiere con altre questioni. Il nostro è puro intrattenimento per il pubblico, ma oggi non è possibile affermare la propria verità senza poi essere ricattati o additati politicamente".
"Prima le fake news riguardavano il gossip più leggero, a me è successo molte volte, non ci ho mai fatto caso, mi hanno fatto sposare più volte, mi hanno affibbiato amanti che non ho mai neanche conosciuto. Ho sorriso. Oggi però la fake news è qualcosa dalla quale si trae profitto. E questo non è bene; siti che lavorano esclusivamente sulla mistificazione della realtà portano a episodi irreparabili. Anche a livello politico, e l'esempio di quello che succede sulle nostre coste è devastante.
Infatti anche se può sembrare strano - sottolinea Preziosi - quando non sono impegnato trascorro molto tempo a leggere libri e molti giornali, mi concentro, mi rilasso e mi piace mettere a confronto varie versioni dei fatti". Lo stesso fa Greta Scarano: "Anche a me piace leggere i giornali. Non ho Facebook, dove circolano tantissime fake news. A 17 anni ero su Fb, perché negli Usa, dove al tempo ho vissuto per un periodo, c'era prima che arrivasse in Italia, poi crescendo mi sono stufata. Ho un profilo ufficiale, sì, ma non ci ci vado. Ho una sorella piccola che mi gira alcune notizie, spesso sono bufale, glielo dico sempre". A chi gli fa notare la differenza di prodotto tra Non mentire e La dottoressa Giò, Cesarano replica: "La fiction Mediaset ha avuto dei cicli. Io nasco a Mediaset. Il 90 per cento di quelli che lavorano oggi in questo settore sono nati a Mediaset dieci anni fa circa. Nella tv generalista servono prodotti diversi. Da quando sono direttore della fiction sto cercando di dare vari colori, con prodotti tutti diversi l'uno dall'altro. Che ci sia La dottoressa Giò e anche Non mentire è nel Dna di questa rete, ma da sempre. Oggi ammetto che è cool lavorare per Netflix, qualche anno fa lo era lavorare per Mediaset". 

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