E' stato un anno molto impegnativo "ma bello" quello di Lorenzo Baglioni. A cominciare dall'exploit a Sanremo fra le nuove proposte con una canzone divertente e istruttiva su modi, tempi e coniugazioni verbali, 'Il congiuntivo', assaggio del suo album (diventato anche uno spettacolo teatrale), uscito in primavera, Bella, Prof!. Un disco costruito sul concept dei brani didattici', già sperimentati nei suoi cliccatissimi video su you tube. Da lì, un programma andato in onda su Sky uno, dallo stesso titolo, Bella, prof!, pillole di edutainment, dalla biologia al latino, a tempo di pop e comicità. E ora arriva il debutto come conduttore su Boing, con L'isola degli eroi, game show per bambini in onda dal 17 settembre ogni lunedì alle 19.50. Attore e cantautore, classe 1986, nato a Grosseto, Baglioni è stato anche per due anni professore di matematica al liceo. La scuola fa qualche errore nel rapportarsi ai ragazzi? "Forse il non utilizzare una didattica più dinamica, che si adatti ai giovani di oggi - risponde all'ANSA -. Mi sembra assurdo, ad esempio, che non siano previste ore in cui si insegni ad usare il web, aiuterebbe bambini e ragazzi a non cascare in certe trappole e sfruttarne al meglio gli aspetti positivi del mezzo". Nelle 11 puntate de L'isola degli eroi, lui è il punto di riferimento dei concorrenti che dovranno mettere in campo forza, spirito di squadra, intelligenza e creatività per restare in gara. "Spesso mi chiedono cosa voglio fare, l'attore, il cantautore, o altro - dice -. Sono tutte passioni e fare il presentatore mi permette di sintetizzarle". E' stato difficile gestire concorrenti tra i 9 e i 12 anni? "No, hanno portato dal primo giorno la loro energia, si è creato in maniera naturale un bel feeling - commenta -. I bambini di quest'età sono brillantissimi, hanno un'intelligenza molto viva, e secondo me a questo contribuiscono anche le nuove tecnologie, che potenziano, e non indeboliscono, se usate bene". Baglioni si è preso così una pausa dalla sua attività di cantante, che è virata sul 'pop didattico', "in maniera abbastanza spontanea. Da professore di matematica, trovavo che noi insegnanti abbiamo a volte delle difficoltà a parlare la stessa lingua dei ragazzi. E visto che la musica e la comicità sono due mezzi di comunicazione potenti, ho deciso di metterli a servizio della didattica". Ora ha iniziato a lavorare a un nuovo album, "che è su una strada un po' diversa da quella di Bella, prof!. Mi piace cambiare, sorprendere me stesso". Potrebbe tornare a Sanremo nel 2019? "Il festival è stato una bellissima esperienza, molto didattica per me, lì sei costretto a imparare subito a gestire una pressione del tutto nuova. Però per andarci serve il brano giusto. Finora le canzoni le abbiamo sentite solo io e mio fratello che ne siamo autori. Ora è il momento di farle ascoltare al resto della squadra e decidere con serenità". A breve intanto uscirà la notizia di un "nuovo progetto ancora top secret legato a un altro mezzo di comunicazione - conclude sorridendo -... mistero".
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